Miss Francesca - Ritorno a Maranello - Racconti Erotici

Miss Francesca - Ritorno a Maranello

... la tuta, l’uomo non indossava nulla.

«Ma..ma…che storia è questa?» domandò Anna «dobbiamo cenare con un uomo nudo che gira per casa?».

«Non solo cenare, ma anche divertirci dopo. Fidati!» la tranquillizzò la giovane amica.

Paolo fece quanto richiesto da Francesca e tornò in cucina, indossò il grembiule e iniziò a preparare gli aperitivi.

Le quattro ragazze si strinsero sul divano posto di fronte alla stufa e chiacchierarono a lungo. Paolo sentì che in taluni momenti le parole diminuivano di volume e si tramutarono in evanescenti sussurri. Le nuove amiche erano totalmente all’oscuro del precedente incontro avvenuto assieme a Chiara, che però volle dare subito una dimostrazione di potere.

«Porco! Vieni qui subito e mettiti in ginocchio»

L’uomo ubbidì, lesto.

«Toglimi la scarpa destra e il calzino. Poi resta in ginocchio e tieni le gambe larghe, le mani appoggiate sulle cosce. Bene, così. Adesso baciami il piede e succhiami tutte le dita, come hai fatto stamattina».

L’uomo ubbidì e Anna e Sara spalancarono la bocca per la sorpresa. Poi, senza preavviso, Chiara sfilò il piede dalle mani di Paolo e gli assestò un calcio alle palle.

Le due amiche strillarono per l’improvvisa e gratuita crudeltà, che però non si fermò. Chiara gli assestò altri quattro calci con intensità diverse, facendo piegare l’uomo a terra.

«Ecco. Adesso avete visto come va trattato il porco?» rimarcò Francesca che aveva assistito alla scena con piacere.

«Ma perché lo trattate ...

... così?» chiese Sara «che gusto ci trovate a umiliare un uomo in questo modo?»

«A lui piace farsi sottomettere dalle donne giovani e, pur di essere considerato interessante per loro, si piega a qualunque capriccio. Noi lo usiamo come servo e giocattolo sessuale e lui gode di questo privilegio».

«Io non credo di usarlo come giocattolo» puntualizzò Anna «preferisco avere un compagno che sia libero di fare con me quello si sente e non quello che ordino io».

«Cambierai idea, prima di andartene via» replicò Francesca «e adesso andiamo a tavola!»

Paolo, pur dolorante, servì le pietanze e subì le attenzioni di Francesca e Chiara che gli strinsero più volte i testicoli, lo sculacciarono a piene mani o gli punsero le natiche con le forchette.

A fine cena si accomodarono nuovamente sul divano, ma sia Francesca che Chiara si tolsero scarpe, pantaloni e slip.

«Metti il caffè sulla stufa e vieni qui a leccarci» disse Francesca, tenendo in mano una riga da disegno da mezzo metro «e cerca di farlo bene altrimenti ti faccio le chiappe rosse».

Paolo, completamente nudo, si diede da fare per non deludere le due ragazze di fronte alle loro amiche.

Iniziò a leccare il sesso di Francesca e si buscò comunque una decina di bacchettate sulle natiche. Poi passò a Chiara e nel contempo Francesca si alzò, prese una candela, la accese e poi fece gocciolare la cera sulla schiena e sui glutei dello schiavo.

Paolo mugolò ma non smise di dedicarsi al cunnilingus. Anna e Sara non ...