La Segretaria Procace
Data: 07/08/2020,
Categorie:
Etero
Autore: OpeOpeElvis, Fonte: RaccontiMilu
... nella capitale.
Alle 16.00 torniamo all’hotel per prepararci al viaggio di ritorno.
Alessia:”Finalmente abbiamo finito e possiamo tornare ad una routine più normale, se così si può dire per il lavoro che facciamo!”
Io:”Un po’ mi dispiace sinceramente. Mi stavo abituando a dormire nella tua stessa stanza e a vederti gironzolare con le chiappe al vento”
Ridiamo divertiti, e iniziamo a spogliarci, automaticamente, come fosse la normalità.
Alessia:”Eh immagino ahah! Ovviamente tutto questo finisce oggi, spiace anche a me ovviamente, ma non possiamo portare avanti una cosa così, sarebbe deleterio per entrambi.”
Io:”Lo so tranquilla. Basta che non torni a fare la stronza con me in ufficio!”
Alessia:”Non sono stronza, ma mi devo fare rispettare!”
Rido e mi avvicino a lei, con una mano sulla sua spalla la spingo indietro, facendola cadere sul materasso.
Alessia:”Cosa fai?”
Io:”Ti voglio aiutare come hai aiutato me ieri. Voglio liberarti dal carico. Da quanto tempo è che non ti sfoghi?” La voglio. Ma ancora più forte è il desiderio si soddisfarla e liberarla da tutta la carica sessuale che in questi giorni ha accumulato.
Alessia:”Saranno tre o quattro settimane….”
Io:”Pensavo addirittura di più vedendo quanto sono bagnate ogni volta le tue mutandine”
Mi stendo sul letto a pancia sotto e le apro dolcemente le gambe per poter accedere alla vagina, che è palesemente un lago. Lei è immobile e si lascia toccare, ...
... abbandonandosi sul materasso. Respira affannosamente a bocca aperta in attesa della mia mossa; sento che è quello che desidera da tempo ma che non ha mai avuto il coraggio di chiedere.
La figa è bellissima con le labbra spalancate e soprattutto la vagina aperta, vogliosa, pronta ad accogliere molto più di un dito; devo ancora toccarla ma noto con piacere che l’ano è umido e tutto attorno la vulva è bagnata da liquido vaginale.
Non so se sono io, oppure la situazione di questi giorni ad eccitarla in tal modo, ma trovarla così calda e disponibile mi fa innalzare del tutto il membro.
Faccio aderire tutta la lingua alla passera e sto fermo, guardandola. Geme, portando le mani ai capezzoli durissimi a agitandosi sul letto.
La muovo dolcemente dal basso verso l’alto, prima infilandola appena nella vagina e poi salendo ad accarezzarle il bottoncino fremente. La inserisco il più possibile dentro di lei, ritmicamente, dentro e fuori, leccando le pareti interne, poi mi muovo all’esterno a zig zag, ogni movimento diverso dal precedente e questo la fa impazzire.
Alessia:”Ah ah ah…mmm”
Lascio la figa e le alzo un po’ le gambe, facendo scendere la lingua sull’ano molto lubrificato di umori. Mi piace, è leggermente grinzoso ma ben depilato e si fa leccare avidamente. Sussulta sotto i miei colpi facendomi entrare di un centimetro; troppo bello, sento il cazzo che pulsa chiedendo di partecipare.
La ragazza mi prende la testa per invitarmi a tornare sulla ...