1. La Segretaria Procace


    Data: 07/08/2020, Categorie: Etero Autore: OpeOpeElvis, Fonte: RaccontiMilu

    ... figlio di Massimo.’
    
    Rattarelli:’ Si si so chi sei, siediti qui non ho molto tempo’
    
    Col dito indica la poltrona di fronte a lui; sta pigiando freneticamente tasti al computer seduto ad una meravigliosa scrivania. Non mi ha ancora degnato di uno sguardo, ho fatto in tempo a chiudere la porta, accomodarmi sulla poltroncina e lui &egrave ancora immerso nel suo lavoro. Mi guardo attorno e l’agitazione del momento cresce quando noto che mi trovo all’angolo dell’edificio e le vetrate permettono di vedere tutta la città di sotto, a non so quanti metri più in basso, e la luce invade la stanza senza alcun ostacolo.
    
    Alcune goccioline iniziano a far capolino sulla mia fronte, vorrei togliermi quella cravatta troppo stretta e alzarmi per andare ad ammirare il più vicino possibile lo spettacolo che si presenta al di là dello strato di vetro che mi separa dal vuoto.
    
    L’avvocato praticamente non mi conosce, ci siamo visti un paio di volte durante l’ultimo anno. La prima di queste era venuto a trovare mio padre e ai due vecchi amici era balzata alla mente l’idea di inserirmi in qualche modo nello Studio, anche per il più umile dei lavori. La seconda volta era venuto soprattutto per sapere qualcosa su di me e per dirmi che da lì ad un paio di mesi sarei potuto entrare al suo servizio. Già sapevo che Assistente Legale significava essere come un segretario, svolgere le pratiche più noiose e sistemare enormi montagne di documenti, ma la cosa mi rese così felice che quella sera, la ...
    ... ricordo bene, portai la mia ragazza ad una festa a cui ci divertimmo come pazzi assieme ai nostri amici, bevendo qualsiasi cosa ci mettessero nei bicchieri.
    
    Rattarelli:’Bello vero? Questo ufficio &egrave quello con la miglior vista e l’unico da cui si vede il lago. Non vorrei apparire presuntuoso ma credo di essere l’unico in città che riesce a scorgerlo.’
    
    Il Capo mi fece tornare alla realtà. Mi giro e noto i suoi occhi severi e la mandibola squadrata, aggressiva che non accenna minimamente al sorriso. I suoi cinquantanni fanno capolino solamente tra i capelli con qualche macchia che tende al grigio.
    
    Rattarelli:’Spitti ascolta, io ora devo andare in aula. Ho poco tempo. Rivolgiti sempre ad Alessia, la mia segretaria che hai conosciuto poco fa qui fuori. Lei ti darà subito il tuo primo incarico e ti mostrerà il tuo ufficio qui affianco. Dai dai dai, qui si lavora sodo e non c’&egrave tempo per le chiacchere, si comincia alle 9.00 tutti i giorni, spesso anche alle 8.00 o alle 7.00 se vi &egrave necessità e non si sa mai quando si finisce. Ieri sera sono tornato a casa alle 23.00. A volte non torno neanche. Vedrai che se questo &egrave quello che vorrai fare lo capiremo in pochi giorni. Ora vado.’
    
    Mentre parla mi guarda e gesticola calorosamente ma i suoi occhi rimangono freddi e glaciali. Penso sia l’uomo più duro e determinato che ho mai incontrato. Rimango stupito perch&egrave mi hanno assegnato un ufficio tutto mio e poco dopo mi spavento sentendo l’enorme quantità ...
«1234...21»