1. MI PIACCIONO LE DONNE MA PURE MI PIACE COMANDARE


    Data: 04/08/2020, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: chiodino, Fonte: RaccontiMilu

    ... sia sempre fidata senza mai pentirmene. Fino ad oggi. Ma sono pentita di aver chinato la testa, di aver accondisceso a tutto questo? Non ne sono certa, non sono certa di capirlo e di capirmi. E’ tornato a far parte della mia vita come un temporale, ha sputato sulle mie canzoni, strappato i fiori e fatto dei miei gatti dei miserabili. Eppure non ho saputo dirgli di no e mi son fatta legare per essere frustata, mi sono messa in ginocchio come voleva perchè potesse con suo comodo rompermi dietro. E’ inutile sono sua. Non lo avrei mai creduto, ma sono sua. Da sempre o meglio da quando si è fatto da parte per farmi passare dicendo ‘ si accomodi signorina’. Avevo dieci anni od anche meno. Mamma ha riso dicendo che ero una bambina, facendosi quasi odiare per quelle parole infelici anche se vere. Sta diventando una signorina e bisogna trattarla di conseguenza se vuole che sua figlia si comporti da signorina, aveva controbattuto lui. Da allora lo ho spiato, seguendolo almeno con gli occhi tutte le volte che potevo. Nella farmacia vicino a casa mi misuravo l’altezza, spiavo allo specchio del bagno la crescita del petto quando ancora non ne esisteva traccia. Volevo crescere senza capirne il perchè. Poi ho cominciato a capire…Più tardi, spiandolo da casa mia ho intravisto dalla finestra del bagnetto cosa facesse con la vicina, con le due vicine. Orrore? Avevo potuto vedere ben poco capendone ancor meno, allora almeno, ad undici o dodici anni. So però che avrei voluto essere io con lui ...
    ... quel pomeriggio, al posto delle due donne, anche se una piangeva…ho pianto io questa mattina. Mi sono sciolta in inutili lacrime, lo ho supplicato di non chiedermelo; irremovibile, quasi truce, mi ha colpita all’infinito con quella frusta tremenda che chiama sverzino. Ho accennato col capo di si quando ha ripetuto la domanda.
    
    Essere tra le sue braccia mi eccita, mi fa sentire finalmente orgogliosa di essere donna e femmina, desiderata. Sono anche orgogliosa di come riesca ad accenderlo, di come riesca a portarlo a prendermi fin a farlo eiaculare e giacere spremuto come un limone per poi accenderlo di nuovo, più desideroso di prima. Più vigoroso di prima sopra e dentro di me. Mi piace come so dargli piacere con le labbra, la lingua, con la bocca insomma. Se ne è complimentato più volte. Sto cercando di imparare a riceverlo in gola, poco per volta, un poco di più ogni volta. Lentamente mi giro sul fianco, si così va meglio. Anziché spossata sono ben sveglia, quante volte mi ha portata in paradiso? Ho perso il conto, non so. Il sonno che invoco non viene. Mi ha rotto il sedere il porco. Lo aveva detto e l’ha fatto riportandomi indietro nel tempo, a quella notte tremenda, con quel bastardo che avevo appena sposato…No, assolutamente no, non voglio pensarci mai più, però…mi ha fatto la stessa cosa che voleva farmi l’altro. Ma quello, mio marito, non c’era riuscito. Ha detto che che sono sua amante e schiava. Ma cosa significa essere schiava di un uomo, cosa potrebbe volere ancora ...