1. MI PIACCIONO LE DONNE MA PURE MI PIACE COMANDARE


    Data: 04/08/2020, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: chiodino, Fonte: RaccontiMilu

    ... assoluto ma in quel buio la felicità ed il piacere. Mi era piaciuto! La coscienza di questo è affiorata pian piano. E’ cresciuta poi rapidamente e son venuta a cercarlo, a dirgli che lo amavo che non potevo vivere senza di lui. Pensavo di farglielo capire con prudenza e tatto, con il necessario riserbo femminile ma…Ho detto si a tutto senza capire esattamente cosa volesse.. Solo dopo mi ha abbracciata e fatta sua. Si sua schiava. Come nei film storici sull’antichità.
    
    Mi son svegliata ed ho fatto la doccia. Qualche minuto davanti allo specchio e sono più che presentabile. Persino i segni del maledetto sverzino sono quasi scomparsi. Dio, che male che fa! Mentre preparo il te, anzi mentre aspetto che raffreddi un poco, lo vedo comparire. E’ passato pure lui dal bagno direi, si è almeno ravviato i capelli. Buon giorno amore. Ciao schiavetta, dormito bene? Mi sorride, parliamo un poco dei programmi della giornata come se ieri sera non fosse successo niente. Poi mi abbraccia e mi bacia. Si è lavato i denti. Poi…noo! Mi ha spinto contro il tavolo, quasi stesa sopra. Preme su di me, mi vuole di nuovo…dietro no, ma pian piano cedo alle insistenti carezze tra le gambe che ormai non deve più tenermi aperte, lo faccio da sola. Il cazzo, il mio cazzo sostituisce le dita sulla fessura e dentro di me, mi allarga, piano, dolce, prepotentemente padrone. Capisco di essere perduta, per sempre, finchè mi vorrà e come mi vorrà. ...
    ... Godo come una troia, sono una troia che si fa scopare dal suo uomo sul tavolo di cucina e le piace. Mi piace quando me lo mette dentro, mi piace quando mi monta, gorgoglio di piacere a sentirlo dentro di me, si muove piano, si muove… Dovevo darmi a lui quando avevo quindici anni. E’ un silenzioso grido di rabbia il mio per il tempo gettato, perso. Mi odio, mi do della scema, dieci anni buttati via penso mentre gli avvinghio i fianchi. Sto completamente andando fuori di testa, in questo momento mi farei frustare, inculare, bruciare viva per LUI.
    
    Più tardi, una eternità più tardi, dopo una lunga permanenza nella vasca a getti, mi ricredo un poco, solo forse, ma no, e ritorno in parte a ricredermi. Ho rifatto la camera. Ti aspetto questo pomeriggio, sii puntuale, odio la mancanza di puntualità, ti punirei. Portami anche la borsa con lo sverzino e le altre cose. Tornano i miei dubbi, la paura. In genere si sente parlare di mariti poco presenti. Una scopata il sabato e via. Lui scopa come un mandrillo. Andava a ‘lezione’ da quella tutti i giorni. Scopava tutti i giorni? Mi tocco, mi esploro con un dito. Prima era impossibile. Cosa diranno le mie pupille? Io talvolta arrivo ad infilare delicatamente il dito nel loro buchetto, bado a nor far male. Anche loro lo fanno con me. Nascondere quel che è successo non posso, di certo. Devo preparare una borsa con le mie cose perchè passerò la notte da lui, lo spero almeno… 
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