1. Il capodanno di Fabrizia (IV ed ultima parte)


    Data: 03/08/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: durex, Fonte: RaccontiMilu

    ... carponi. Camminò strisciando le ginocchia sul pavimento e trascinandosi come un animale quadrupede. Raggiunse la cucina e chiese a Gianni cosa dovesse fare. Il suocero la fece alzare e le disse di sedersi a tavola per la colazione. Fabrizia s’illuse in una buona tazza di caffé e latte.
    
    Gianni prese una tazza e davanti agli occhi della nuora si mise a pisciare riempiendola e porgendogliela sul tavolo. Fabrizia lo guardò rassegnata, quindi allungò una mano e la prese per berla. La tazza era completamente bagnata di piscio anche nella parte esterna e Fabrizia si ritrovò le mani sporche dell’urina del suocero. Per altro fu invasa dal cattivo odore del piscio che, appena sveglia, le risultò ancora più insopportabile.
    
    Prese la tazza e la portò alle labbra. Né sorseggiò un po’ cercando di non dar a vedere il proprio disgusto. Gianni le si avvicinò e le disse di masturbarlo. Fabrizia prese il cazzo, divenuto ormai familiare; lo segò continuando a bere il piscio. Un nuovo giorno per una nuova umiliazione. Non sarebbe mai uscita da quell’incubo in cui era sprofondata la sera prima. Tutto per quel vestito che il marito le aveva fatto indossare. Quel gran cornuto, pensò.
    
    Si concentrò sulla verga del suocero. La teneva in mano smanettandola ed alternando l’attenzione un po’ verso il cazzo un po’ verso la tazza piena di piscio.
    
    Gianni la incitava a segarlo ed a bere. Fabrizia ingollò un abbondante sorso di piscio mantenendolo in bocca. Alzò lo sguardo verso gli occhi del ...
    ... suocero mentre con la mano continuava a masturbarlo. Si sentì piena di lui e continuando a fissarlo negli occhi, ingoiò quel abbondante sorso di urina, mentre Gianni faticava per trattenersi e non godere. Fabrizia lasciò la tazza sul tavolo e s’inginocchiò davanti al suocero. Prese il cazzo in mano e lo leccò intorno alla cappella; aprì le labbra e lo infilò nella propria bocca; stava nuovamente facendo cornuto il marito spompinando il cazzo del suocero.
    
    Suonò il citofono. Fabrizia si alzò di scatto ed andò a rispondere con il cuore che impazzava. Erano i suoi zii, Vittorio e Maria. Corse in camera da letto per vestirsi. Gianni si sistemò i pantaloni ed attese l’arrivo degli inattesi ospiti mentre Fabrizia stava vestendosi in camera da letto. Gianni si affacciò alla stanza e vide la nuora intenta a levarsi il reggicalze. Con tono perentorio le disse di non toglierlo e che, anzi, avrebbe dovuto provocare lo zio. Fabrizia capì. Avrebbe dovuto far cornuta anche la zia che, per lei, era come una madre.
    
    Allacciò nuovamente la bretella del reggicalze e prese una minigonna nera molto corta. Era il vestito che aveva deciso di indossare la sera prima, parlandone con il marito. Era ancora più corta di quanto se ne ricordasse.
    
    Gli zii suonarono il campanello della porta e Gianni andò ad aprire lasciando a Fabrizia il tempo per terminare di sistemarsi.
    
    Passarono solo un paio di minuti e Fabrizia raggiunse gli ospiti nel salone mostrando, soprattutto al suocero, il risultato ...
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