1. Il capodanno di Fabrizia (IV ed ultima parte)


    Data: 03/08/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: durex, Fonte: RaccontiMilu

    Luciano citofonò e disse a Peppe di scendere. Erano le nove di mattina del primo gennaio.
    
    Peppe scese senza svegliare la moglie e Luciano mandò un sms al padre con la scritta: ‘CAMPO LIBERO’.
    
    Gianni era in macchina in attesa del messaggio del figlio più piccolo. Quando sentì il suono di ricezione dell’sms, prese il telefono ed aprì il messaggio. Sorrise pregustandosi il nuovo incontro con la nuora. Attese un paio di minuti, quindi mise in moto ed arrivò a destinazione. Parcheggiò l’auto sotto casa del figlio.
    
    Salì al terzo piano. Aveva il doppione delle chiavi, prese quella della porta d’ingresso ed entrò in silenzio. Non c’erano rumori di movimento. Si avvicinò alla camera da letto. Fabrizia era ancora immersa nel sonno dopo una nottata che non avrebbe mai dimenticato.
    
    Gianni si spogliò in silenzio e si avvicinò. Fabrizia era rannicchiata sotto il piumone; lo scostò lentamente sino a scoprirla. Fabrizia non sembrò accorgersi di nulla, ancora nel pieno del sonno. Gianni all’improvviso la prese per i capelli sollevandole la testa e strusciandole il cazzo sulle labbra.
    
    Fabrizia si svegliò di soprassalto, aprì gli occhi e guardò il suocero che con il suo cazzo stava cercando di forzare la bocca della nuora.
    
    Aprì la bocca per parlare e si ritrovò la verga del suocero tra le labbra. Cercò di liberarsi dalla presa e riuscì a chiedere impaurita dove fosse Peppe.
    
    Gianni le rispose che era andato a correre con Luciano, perciò avrebbero potuto divertirsi per ...
    ... almeno un’ora.
    
    La fece mettere carponi sul letto. La prese per i capelli e la obbligò a spompinarlo. Fabrizia iniziò la giornata come aveva terminato la serata precedente: succhiando il cazzo del suocero. Era ancora intontita ed assonnata, ma non poté far altro che assecondare il volere di Gianni. Prese il cazzo in bocca e lo spompinò.
    
    Dopo alcuni minuti il suocero le ordinò di spogliarsi levandosi la camicia da notte ed infilandosi la lingerie da troia. Fabrizia si alzò dal letto e si liberò della camicia da notte. Rimase completamente nuda davanti al suocero, ma ormai non le faceva alcun effetto. Si avvicinò all’armadio e prese un paio di calze autoreggenti e le infilò. Gianni rimase lì vicino ad osservarla. Fabrizia si alzò nuovamente e calzò le scarpe con il tacco a spillo che aveva lasciato vicino al letto prima di addormentarsi la notte precedente, quindi dall’armadio prese lo stesso reggicalze nero indossato la sera precedente. Lo infilò e sistemò le bretelle alla balza delle calze; facendo questa operazione guardò Gianni sorridendo all’idea di quanta complicità ci fosse ormai tra di loro. Era nuda e stava indossando il reggicalze con lo sguardo del suocero fisso davanti a lei. Solo qualche ora prima quella situazione era impensabile, adesso invece appariva nella completa normalità. Sistemò il reggicalze e rimase immobile davanti al suocero che, ammirandola, le disse di mettersi carponi e di raggiungere la cucina camminando a quattro zampe. Fabrizia obbedì e si mise ...
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