1. LE CALZE DI SARA


    Data: 24/02/2020, Categorie: Incesti Autore: MAURIZIORSO, Fonte: RaccontiMilu

    Fin da bambino ho avuto la passione per i piedi femminili in collant, una passione che ho scoperto per puro caso annusando calze appena smesse di mia sorella: erano in bagno nel cesto della biancheria da lavare e rimasi letteralmente inebriato da quegli odori…….quasi non capivo, perche’ era una sensazione che mi pervadeva…….mi possedeva…..mi faceva sragionare…..! E’ iniziato tutto cosi’, e da allora ogni pretesto divento’ buono per chiudermi nella toilette. Evidentemente le mie nuove “abitudini” non passarono inosservate agli occhi di mia sorella Sara -di 3 anni piu’ grande- la quale puntualmente mi becco’ sul fatto: avevo dimenticato di chiudere a chiave e mentre ero tutto indaffarato ad annusare come al solito le sue calze usate , lei entro’ e per un attimo rimase li’ a guardarmi, senza dire una parola e poi scoppio’ a ridere come una matta. Sara aveva un ragazzo con il quale gia’ faceva regolarmente sesso da qualche anno, come successivamente mi avrebbe confidato ed era troppo sveglia e smaliziata per non capire al volo cosa stessi facendo……! Pensavo si arrabbiasse, ma vederla ridere di gusto mi sorprese non poco, anche perche’ da quel momento in poi, il suo atteggiamento nei miei confronti cambio’ radicalmente: ogni giorno lasciava nella mia camera un paio di calze usate, che puntualmente trovavo al rientro da scuola e che potevo “usare” fino al tardo pomeriggio, quando poi veniva a riprendersele, evidentemente per lavarle. Tutto cio’ avveniva in maniera del tutto ...
    ... naturale ed automatica, senza che ne’ io ne’ lei proferissimo una sola parola al riguardo: era il nostro segreto ed era tutto nei nostri sguardi e nelle occhiate che inevitabilmente e a volte furtivamente -almeno in presenza dei nostri genitori- ci lanciavamo. A lei evidentemente la cosa non dava fastidio, anzi la eccitava,……! Gratificato da tale complicita’, diventavo sempre piu’ spudorato: infatti, i collant erano si’ da “sniffare”, ma non bastava piu’…..li avvolgevo intorno al cazzo e mi masturbavo alla grande inondandoli di sborra. e lo facevo tranquillamente nella mia camera lasciando anche la porta aperta, soprattutto se Sara era in casa: era un modo per provocarla, ma anche per compiacere me stesso e anche se sentivo i suoi passi in corridoio continuavo con assoluta noncuranza. In cuor mio speravo forse……bah……chissa’…..lo avrei scoperto in seguito……..! Del resto nostra madre e nostro padre erano fuori casa dal lunedi’ al venerdi’ per lavoro e non rientravano nemmeno per il pranzo: potevo dare quindi libero sfogo alle mie fantasie. In quanto a mia sorella, entrava in camera -magari per prendere qualcosa- anche mentre ero intento a farmi una sega, ma sembrava indifferente, disinteressata……quasi come se per lei non esistessi, ma non era cosi’! Era alta circa un metro e sessantacinque e pesava 55 chili, non di piu’: era quindi snella, ma con due tette belle sode…..una terza abbondante, occhi e capelli di un nero mediterraneo ed un culo che ammiravo sempre con piu’ interesse. Era ...
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