1. LE CALZE DI SARA


    Data: 24/02/2020, Categorie: Incesti Autore: MAURIZIORSO, Fonte: RaccontiMilu

    ... troppo “pischello” per poter -non dico padroneggiare-, ma quantomeno provare a respirare…….Sara era navigata……sapeva come doveva comportarsi per stupire un uomo, di quelli con la “a” maiuscola…….figuriamoci uno come me! La sua posa era quasi teatrale……era tutto studiato e preparato, perch&egrave le piaceva averla sempre vinta……detestava perdere! Era lì per stupirmi…….per farmi vedere quanto fosse donna. Si stava prendendo la sua personale rivincita dopo mesi di silenzio e voleva farlo a modo suo! Doveva lasciare una traccia, un segno indelebile del suo passaggio: così doveva essere e così fu!
    
    Rimasi a fissare il suo corpo statuario per almeno tre o quattro minuti, prima che Sara provvedesse a rompere il ghiaccio, ponendo fine al mio temporaneo “letargo”. Mi chiese perche’ la guardassi in quel modo e soprattutto con tanta insistenza: in verita’ lei stava facendo altrettanto, ma evitai di sottolinearlo. Il suo intento era provocare in me una reazione di qualche tipo……le feci quindi notare, che dato il suo abbigliamento molto “succinto”, era inevitabile stare ad ammirare tanta grazia! Abbozzo’ un sorrisetto ironico, perche’ era l’ unica risposta che le potessi dare e lentamente…..molto lentamente, si avvicino’ per sedersi sul letto accanto a me, e accavallò le gambe: avevo notato gia’ prima che era scalza e le guardavo i piedi……il mio passatempo preferito……il mio sogno proibito degli ultimi mesi, ma solo allora mi resi conto di quanto la desiderassi…..e non solo per i piedi ...
    ... velati dai suoi collant…! La desideravo in quanto donna……volevo possedere ogni centimetro del suo corpo…..l’ iniziale imbarazzo stava pian piano lasciando campo libero alla passione…..!
    
    Una passione irrefrenabile…….una smania di averla……subito……senza indugio e senza ripensamenti! Doveva avermi letto nel pensiero, perche’ notai un certo imbarazzo, ma subito riprese il controllo e mi chiese se volessi -come al solito- le sue calze per annusarle: ovviamente la mia risposta fu affermativa. Non vedevo l’ ora e la invitai quindi a togliersele…….evidentemente non avevo afferrato il senso, perch&egrave mi guardo’ con aria interrogativa…..stralunata……..ma giusto qualche secondo….il tempo di mettere a fuoco la mia scarsa perspicacia……..e poi mi disse che per “soddisfare” la mia creativita’ non era affatto necessario che i collant se li sfilasse……! Ero incredulo…….possibile mai…..? Ed a conforto della sua tesi si distese e poggiò i piedi sulle mie cosce……quasi in grembo……con le estremità che andavano inevitabilmente a sfiorare…..solleticare la patta dei pantaloni!
    
    Cominciai ad accarezzarle e massaggiarle i piedi……i talloni……le piante in particolar modo che spingevano in maniera sempre più vigorosa contro la mia verga, che era ormai diventata di marmo…….stavo per venire e Sara se ne accorse: piegò quindi leggermente le ginocchia sollevando le gambe in avanti ed -in particolar modo i piedi- fin quasi all’ altezza del mio viso……un invito ad annusarli come tante volte avevo fatto con ...
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