1. 131 – La giovane Erica e il cazzone del nonno


    Data: 09/12/2017, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... paese. Guardai l’orologio, erano solo le dieci e venti, lui mi propose una passeggiata, ma io mi sentivo spossata e stanca e così gli chiesi di riaccompagnarmi a casa.
    
    Da fuori si intravedeva, al pian terreno, solo la luce della camera dei nonni che trapelava dalle persiane socchiuse. Curiosa, mi avvicinai alla loro finestra e dalla stretta fessura fra gli scuri, guardai dentro. Il nonno, era in piedi con le sole mutande addosso, la nonna indossava un reggipetto bianco e delle mutandine ascellari altrettanto bianche. Fisicamente il nonno, nonostante i suoi sessant’anni, era in perfetta forma, muscoloso il giusto, insomma quel che si dice un omone. La nonna intanto si slacciò e si tolse il reggiseno, poi si calò le mutande. Le tettone, seppure pesanti erano comunque abbastanza sode, e devo dire che aveva un bel culone che faceva venir voglia di sculacciarlo. Il nonno, si tolse le mutande e comparve il mostro di Loch Ness, formava un arco che scendeva verso il basso, di dimensioni assolutamente surreali. Pensai alla mia tenera fighetta, con quella grossa mazza che mi sprofondava all’interno, lui guardò sua moglie e le disse semplicemente: Girati ! Lei ubbidiente si mise di traverso al letto e si girò con il sederone in aria, lui si chinò e si mise a leccargliela, in verità leccava la figa ma anche il buco del culo. Quando si rimise in piedi, la tour Eiffel puntava dritta verso le parti intime della nonna. Vidi il nonno che se lo impugnava alla base e notai che se avesse ...
    ... avuto altre due mani, forse sarebbe riuscito a coprirne l’intera superficie.
    
    Glielo ficcò nella figa, e le sprofondò dentro con estrema facilità. La nonna era circa quarant’anni che se lo prendeva e certamente ci era abituata a quelle dimensioni!!
    
    Nella penombra rischiarata solo dalla luce del lampioncino esterno, io me ne stavo lì buona buona a godermi l’elettrizzante spettacolo. Ero certamente una bella porcellina. Se in quel momento, mi avessero vista i miei genitori, loro che mi consideravano una santarellina, forse avrebbero cambiato idea sulla mia integrità morale. Il nonnino, se la scopò a lungo fino a farla venire. Poi cambiarono posizione, lui sopra e lei sotto, quindi ancora lei sopra e lui sotto e per concludere lei sul letto a pecorina e lui da dietro che se la inculava. Seguii attentamente la penetrazione anale e compresi dalla facilità con cui il cazzone le si infilava nelle viscere, che il buco del culo di nonna era sicuramente, dopo tanto tempo, parecchio slabbrato. Mi sembrò strano, vedere che i miei nonni a quella età facessero ancora l’amore con tanta passione, lo facevano come lo facevo io con Massimo, ma la differenza che noi avevamo quarant’anni abbondanti di meno.
    
    Lui tolse il proiettile da bazooka dal culo di nonna e lei da esperta amante si girò repentinamente e glielo prese in bocca.
    
    Le labbra di nonna erano tesissime attorno allo spaventoso glande, ma lei con l’esperienza che aveva se lo fece scendere lentamente fino in gola. Era veramente ...
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