1. 131 – La giovane Erica e il cazzone del nonno


    Data: 09/12/2017, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... vedere. Quando dissi ai miei che non volevo più andare al mare ma volevo tornare dai nonni di campagna, ci fu una specie di rivoluzione.
    
    In effetti, avevo fatto fuoco e fiamme per andare al mare e dopo qualche anno’.
    
    Spiegai loro il vero motivo per cui avevo fatto quella scelta e i miei con sorrisi vari e ammiccamenti molto significativi telefonarono a Nonno Stefano e nonna Agnese. I miei nonnini, si dissero entusiasti di rivedermi dopo così tanto tempo e fu così che assieme a Massimo partii per le vacanze estive. Lui mi accompagnò a casa di miei nonni e raggiunse la casa dei suoi zii. Erano trascorsi alcuni anni da quando avevo visto per l’ultima volta il nonno e la nonna e così quando scesi dalla macchina, loro mi vennero incontro con stampata in viso un misto di incredulità e sorpresa. Mi avevano lasciata bambina appena dodicenne ed ora si trovavano dinnanzi una donnina ormai maggiorenne e fisicamente cresciuta e formata. Mille complimenti e come al solito una accoglienza molto affettuosa e ossequiosa, come se io fossi la regina d’Inghilterra. Immersa in quella pace così rilassante e rigenerante, trascorsi i primi giorni di vacanza, di giorno stavo con i nonni, il più delle volte a prendere il sole sotto l’albero del fico, che fungeva da naturale ombrellone, mentre la sera uscivo con il mio dolce e innamoratissimo Massimo. Si andava in località vicine a bere qualcosa e a passare il tempo passeggiando in mezzo a quei vicoli antichi, pieni di archi fatti con le ...
    ... pietre, dove l’acciottolato irregolare rischiava di compromettere seriamente le mie deboli ed esili caviglie. Era un paesino molto romantico e noi ci fermavamo spesso dentro un incavo di un muro o all’interno di un portone aperto per scambiarci fuggevoli baci e ansiti soffocati. In quei momenti le nostre mani esploravano timidamente e fugacemente i nostri corpi alla ricerca di passioni a lungo sopite, poi un passante o un gatto che fuggiva, ci metteva in allarme e quindi lestamente ci ricomponevamo, ed uscivamo guardinghi da quel provvisorio nascondiglio e con fare indifferente camminavamo mano nella mano. Considerammo che almeno, quando eravamo in città, o a casa sua o a casa mia, il tempo e lo spazio per scambiarci effusioni e non solo quelle lo trovavamo. Qui, non sapevamo dove andare e la proposta di lui che mi invitò a farlo in macchina mi trovò contraria e spaventata. Si, mi spaventai a priori, avevo paura dei guardoni, dei mostri, tipo quello di Firenze, insomma gli dissi che non mi andava e che piuttosto durante quelle vacanze ci saremmo tenuti le nostre rispettive fregole e sicuramente avremmo poi recuperato una volta giunti nuovamente a casa. Trascorsero altri tre giorni e il dì seguente, al mattino presto, i nonni mi comunicarono che sarebbero andati a Bologna da un medico specialista per una visita agli occhi che avevano prenotato tempo addietro per la nonna. Appena loro se ne furono andati, presi il cellulare e telefonai immediatamente a Massimo, quale migliore ...
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