1. 131 – La giovane Erica e il cazzone del nonno


    Data: 09/12/2017, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... occasione per fare l’amore? Peccato che la segreteria telefonica mi comunicava che non era raggiungibile e di provare più tardi. Quella mattina, dopo aver tentato innumerevoli volte a contattare il mio fidanzato, mi decisi a dare una riassettata alla casa e cominciai dalla camera dei nonni.
    
    Erano partiti sicuramente in ritardo e il letto era sfatto, mi misi a rifarlo e iniziai a togliere un po’ di polvere dai mobili. Sulla destra a fianco della grande finestra vi era una libreria colma di libri con il dorso dorato sul quale si leggevano i titoli.
    
    Incuriosita ne tirai fuori qualcuno, li sfogliai e poi li rimisi a posto. Al fondo della fila di opere, vi era un dorso di colore rosso, diverso dagli altri, lessi il titolo: Fanny Hill di John Cleland. Lo tirai giù, la copertina era giallastra con all’interno una greca di colore rosso che conteneva il titolo, l’aprii e notai che le pagine erano molto ingiallite e frastagliate sui bordi. Presi a sfogliarlo e subito compresi che si trattava di un libro altamente erotico. Lo chiusi e feci per rimetterlo al suo posto, quando dal fondo di copertina scivolarono a terra una decina di fotografie. Le raccolsi e rimasi a bocca aperta. Erano foto in bianco e nero ma i soggetti raffigurati si vedevano benissimo. Nella prima vidi la mia dolce e cara nonnina, coricata di traverso sul letto, a gambe aperte, con il pube e la vagina fittamente coperti da peli scuri, lei non era del tutto nuda, indossava una gonna scura che si teneva con le ...
    ... mani sollevata sul ventre, le gambe erano coperte da metà coscia in giù da calze di nylon trasparenti agganciate ad un reggicalze nero. Il voluminoso seno era sostenuto da un bustino, tipo i moderni reggiseno a balconcino, che gli lasciava le grosse poppe interamente scoperte. Ma la grande sorpresa fu vedere il nonno, con i pantaloni gessati indosso, sostenuti da larghe bretelle, con la patta aperta e il suo mostruoso cazzo duro in bella mostra.
    
    Pensai per un attimo a quello di Massimo, era come un fuscello messo a confronto con una quercia. Il nonno ce l’aveva molto largo e parecchio venoso, solcato da rivoli bluastri in rilievo, completamente scappucciato, con il glande tumido e rosso violaceo, che sbordava dal fusto come la cappella di un carnoso fungo porcino. Era veramente grosso, molto grosso, ma soprattutto era lunghissimo, io lo valutai attorno ai ventiquattro, venticinque centimetri. Ecco perché la nonna era sempre così felice!!! Guardai anche le altre e mi feci una vera cultura sessuale. Vidi la bestia del nonno penetrare in tutti i buchi disponibili della nonna, lei lo succhiava, lo prendeva nella figa e nel culo, in tutte le posizioni, anche le più strane. Vidi una foto fatta fuori nel cortile vicino alla fontana di pietra, mentre attorno le galline razzolavano tranquille, lei, a pecorina, appoggiata alla pietra e lui da dietro che la prendeva analmente. Mi accorsi che le mani mi tremavano dalla forte emozione, posai il tutto e tentai ancora di chiamare Massimo. ...
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