1. Ave cesare!2. io, figlio, schiavo, amante, puttana!


    Data: 29/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Cassandra666, Fonte: Annunci69

    ... leggermente. Io non osavo avvicinare il viso. Lei mi prese per la nuca e sorridendo mi sfiorò le labbra con la punta bagnata del cazzo. Io mi sentii avvampare. Non capivo più cosa stava succedendo. Mia madre forzò le mie deboli resistenze e mi costrinse a prenderlo in bocca.
    
    Io spalancai la labbra, perché questo richiedeva la grossezza di quel membro e così me lo trovai tutto conficcato fino in gola.
    
    Sentii le lacrime salirmi agli occhi quando mi toccò le tonsille, ma mia madre non mi dava tregua e con la sua mano piccola ma ferma mi costrinse ad andare su e giù quel cazzo enorme per mi spingeva fino ai conati, senza mai portarmi oltre.
    
    Ingoiavo e prendevo fiato, ingoiavo e prendevo fiato. Non potevo fare altro. Fin quando non mi resi conto che mia madre non mi tratteneva più perché io stesso avevo preso il ritmo e non riuscivo più a staccarmi.
    
    Mia madre invece si era sollevata, e in piedi a cavallo di un ginocchio di Cesare si masturbava ferocemente a pochi centimetri dal mio viso, mentre la mia bocca colava saliva in maniera incontrollata. Ogni tanto mia madre ne raccoglieva un po' e se la sfregava sulla figa.
    
    Sentivo il suo odore come il profumo più inebriante della mia vita, e mentre ancora succhiavo, sempre più avidamente la sentii gemere, fino all’urlo che mi investì come la pioggia che lei mi riversò sul viso nel momento stesso in cui venne, squirtandomi addosso e inondando sia la mia bocca che il cazzo di Cesare.
    
    Fu una pioggia potente e ...
    ... inaspettata, una cosa che avevo visto solo in un porno. Non riuscii a staccarmi dal cazzo che pompavo e anzi, ingoiai quanto più cazzo e quanto più liquido mi fu possibile. Ma mia madre non era sazia. Mi prese per i capelli, scollandomi dal mio gingillo e mi portò il viso alla sua fica fradicia. Appena ci immersi la faccia, fui sopraffatto dall’ odore forte di squirt, di piscio, e di umori vaginali. Senza neppure pensarci, mi aggrappai alle cosce carnose di mia madre ed iniziai a berla come un morto di sete nel deserto. Leccavo e succhiavo come mai in vita mia. Raccoglievo con la lingua ogni umore, e lo ingoiavo assaporandone in gusto acre con un piacere sempre crescente.
    
    Ero in ginocchio, aggrappato a mia madre con la faccia sprofondata nella sua fica calda e bollente mentre sentii una mano sfiorarmi le natiche.
    
    Era Cesare che aveva allungato le mani dentro i miei pantaloni, e ridendo come un boia che sghignazza della sua vittima mi carezzava il culo per lasciar scivolare le dita nel solco. Quando sentii il suo dito duro e grosso sfiorarmi il buco del culo, temetti di venirmene nei pantaloni. Con la fica di mia madre schiacciata sulla bocca e il dito di Cesare che mi frugava stavo per crollare a terra, se non fosse che mi aggrappai animalescamente alle chiappe di mia madre, affondando le dita nella carne e strappandole un urlo che non era proprio di dolore.
    
    Sentii dei grugniti uscire dalla mia gola, ma non ero sicuro di essere io perché la mia bocca era piena e perché erano ...
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