1. Ave cesare!2. io, figlio, schiavo, amante, puttana!


    Data: 29/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Cassandra666, Fonte: Annunci69

    ... versi di un animale che non avevo mai udito.
    
    Sentii Cesare dire a mia madre “troia lecca qua, senti come si bagna il frocetto di tuo figlio” vidi o meglio sentii mia madre chinarsi e imboccare le dita di Cesare. Mi accorsi con orrore e sempre maggior crescente eccitazione che mia madre si era chinata ad assaporare le dita di Cesare che mi avevano sfiorato il culo.
    
    Mia madre mi prese per i capelli e mi guardò dritto negli occhi. Io capii senza bisogno di parole e aprii la bocca. Lei mi sputò dentro tutto il succo del mio culo costringendomi ad ingoiarlo. Ed io lo feci con una libidine che mai più nella vita avrei provato.
    
    Una volta avevo amato teneramente quella donna, ora la vedevo solo come la troia che era, solo come la troia di cui tutti approfittavano e anche io volevo essere fra quelli, anche io volevo trattarla da cagna come tutti, come Cesare. L’avrei inondata di sborra se solo lui me lo avesse permesso. Avrei voluto dipingere sul suo volto quelle smorfie deformate dalla lussuria e dalla depravazione, e sputarle in bocca tutto il mio disprezzo.
    
    La odiavo, eppure la amavo.
    
    La amavo, eppure la odiavo.
    
    La volevo, eppure avrei voluto annientarla.
    
    Non ero più in me, non ero più il ragazzino di 15 anni senza un padre. Ero un uomo pieno di depravazione e voglie indecenti che un indecente genitore aveva instillato nella mia mente, nel mio corpo, nel mio cuore…
    
    Cesare mi tirò su da terra, ridendo di gusto, senza riuscire a spezzare il gioco di sguardi ...
    ... fra me e mia madre. Eravamo due cagne che si misuravano l’una con l’altra e alla fine, lo sapevamo entrambi, l’osso sarebbe stato il grosso cazzo di Cesare.
    
    Puttana.
    
    Io?
    
    Tu?
    
    Lei?
    
    Noi?
    
    Puttana maledetta.
    
    Cesare mi scosse con un ceffone che mi fece girare il volto. Il calore mi arrivò dopo qualche secondo e con esso il dolore. Mi portai la mano al viso fissando negli occhi Cesare, non più timoroso, reso audace dall’alcool e dall’orgasmo di mia madre.
    
    “Non fare la puttanella con me!” mi rimproverò Cesare. E tirandomi a se, mi fece inchinare verso il suo viso per ricevere nella mia bocca sporca tutta la sua grossa e rasposa lingua. Me lo sentii frugare dentro, quasi come una violenza. Mi sentii tremare le ginocchia dal potere emanato da quella lingua dentro la mia bocca. Non riuscii a pensare ad altro se non alla cupidigia che scatenava dentro di me.
    
    Con le mani appoggiate alle sue ginocchia e il culo parato verso mia madre mi sentii strappare via i pantaloni della tuta leggera che portavo. Le mutande mi vennero abbassate con veemenza, mentre mia madre, inginocchiata davanti al mio culo ci imbevve dentro il suo viso.
    
    Mi tennero fermo così, bloccato dalla lingua di mia madre che frugava nel mio ano, e dalla lingua di Cesare che violava la mia bocca. Non so come feci a resistere alla sborrata. Ma lo feci.
    
    Poi, d’improvviso Cesare mi lasciò andare. Mi spinse via quasi di forza ed io barcollai sul viso di mia madre. Anche lei si staccò e ne sentii il ...
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