1. Ave cesare!2. io, figlio, schiavo, amante, puttana!


    Data: 29/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Cassandra666, Fonte: Annunci69

    Dopo quella nottata incresciosa tutto ritornò alla normalità. Le visite di Cesare si fecero meno frequenti, ma molto più intense. Lui arrivava subito dopo cena e si tratteneva più a lungo. Io ero costretto a confinarmi in camera mia sempre più presto.
    
    Per contro la mamma aveva preso l’abitudine di rimanere a lungo sul divano dopo la violenta scopata di Cesare, nuda, a gambe larghe, spesso con la sborra che le colava dal corpo. Restava così mollemente a fissare il vuoto, ogni tanto si accarezzava un seno, o sfiorava il pube. Pareva un dipinto di Tiziano, ma invece che di eterea bellezza essa sprizzava un’innominabile lussuria.
    
    Mentre la spiavo il cazzo mi restava duro per ore, anche dopo aver sborrato in seguito alla chiavata di Cesare, perché immaginavo di recarmi in ginocchio ai suoi piedi e di leccare quella sborra rappresa dal suo corpo, che rappresentava per me la forza maschile di Cesare, e la delicatezza femminile della donna… della troia che era mia madre!
    
    La mia vita era diventata un inferno. Tormentato dal desiderio per quell’enorme cazzo, e per la voglia quasi maniacale di squarciare il delicato corpo femmineo di quella puttana che avrebbe dovuto essere mia madre, e che non era altro, invece, quanto di più demoniaco e perverso potesse esserci sulla faccia della terra.
    
    Passavo ore chiuso nella mia stanza a masturbarmi ferocemente pensando al modo in cui avrei quanto meno potuto approfittare di mia madre. Eccitarla almeno un decimo di quello che le ...
    ... faceva provare Cesare e possederla selvaggiamente come faceva lui. Poi, però, il mio pensiero si mortificava all’idea del cazzo di Cesare. E subito le mie fantasie si spostavano su quel membro dalla forza per me inconcepibile.
    
    Un giorno mia madre decise che le cose dovevano diventare ufficiali. Si aspettava che ben presto Cesare avrebbe lasciato sua moglie ed era giunto quindi il momento di proporre la nostra prima “cena di famiglia”.
    
    Il solo pensiero di cenare con affianco Cesare mi terrorizzò. Per non parlare dell’imbarazzo che avrebbe seminato mia madre con il suo fare da troia consumata.
    
    Ero disperato.
    
    E non avevo via di scampo.
    
    Mamma era stata categorica. Venerdì cena a base di pesce con lei e Cesare.
    
    Contavo i giorni, le ore, i minuti.
    
    E il giorno arrivò.
    
    Mia madre era al settimo cielo. Non l’avevo mai vista così euforica e la cosa non mi diceva niente di buono. Mi sudavano le mani seduto sul divano, e quando suonò il campanello mi sembrò come il rintocco della campana…
    
    “Tesoro vai tuuuuu!” mi urlò la mamma tutta giuliva.
    
    Io mi alzai e trascinandomi come un condannato a morte arrivai alla porta e la spalancai.
    
    “bene ragazzo, finalmente ci si conosce formalmente eh!” così dicendo, Cesare mi tese la mano ed io non potei far altro che allungare la mia. Lui me la strinse. Aveva una forza nella stretta che mi diede i brividi. Formulai immediatamente nella mente l’immagine di quelle grosse mani nodose strette sul culo di mia madre.
    
    Non riuscii ...
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