1. Sara e il professore - 4a parte


    Data: 06/11/2019, Categorie: Etero Autore: alessandro1987, Fonte: Annunci69

    ... leggesse qualcuno»
    
    «Ma è solo la verità! E nessuno le legge perché poi cancello i messaggi, stia tranquillo prof! :-*»
    
    Quest'ultimo messaggio rincuorò il docente, pur essendo che non offriva nessuna reale garanzia, sentiva di potersi fidare. O forse era il suo cazzo a gestire la conversazione, a giudicare dai messaggi seguenti.
    
    «A volte capita anche a me di ripensare a quella situazione...»
    
    «Ed è un bel ricordo? ^^»
    
    «Eccome, al punto che, qualche volta...», ovvero sempre.
    
    «Qualche volta?...»
    
    «Qualche volta mi capita di toccarmi, e di ripensarci...»
    
    «Prof, lei è un bel porcellino!»
    
    «Ahah, hai ragione, sono terribile»
    
    «Ora la saluto, o quella di italiano mi manda fuori dalla classe»
    
    «Brava, torna a studiare, ragazzina!»
    
    «Ciao ciao :-* :-*»
    
    «Proprio ora che la conversazione stava per diventare interessante», pensò l'uomo, cercando di mascherare la sua erezione mentre camminava verso l'aula in cui avrebbe dovuto fare lezione.
    
    «Ma meglio non esagerare, altrimenti poi finisce che la sbattono fuori per davvero, magari sequestrandole il telefono, con annessa conversazione aperta», rifletteva, mentre con la mano già sospingeva la porta dell'aula.
    
    Mercoledì mattina, ore 5.30, sul piazzale antistante la scuola, 2 grossi autobus attendevano pazienti la scalpitante scolaresca. Direzione Praga. Gli alunni per la prima volta non tardarono ad arrivare, salirono svelti sul bus e iniziarono fin da subito con l'abituale casino, per la gioia ...
    ... degli autisti.
    
    Il professore era già lì, andò incontro al professor Antonioli e all'altro docente, un simpatico omino poco avvezzo alle gite, ma che si era rivelato indispensabile per via del numero minimo di accompagnatori necessario per autorizzare il tutto.
    
    Monica, con passo svelto ed eccitato, li raggiunse poco dopo, diventando fin da subito il polo attrattivo della conversazione.
    
    Il nostro eroe seguiva distrattamente quelle parole pronunciate così, tanto per fare, dai presenti, e con la coda dell'occhio sbirciava Sara, che si attardava nei pressi del suo autobus, chiacchierando con le amiche.
    
    Quel culo era sempre in perfetta forma, e non c'era momento in cui l'uomo non tornasse con l'immaginazione a quella scena, dove aveva avuto l'occasione di metterle le mani addosso per la prima volta.
    
    «Allora andiamo, io e te sul primo ok?», disse allora Monica, indicando con la mano l'autobus sulla destra.
    
    «Eh? Ah, si, certo. Saliamo allora, così partiamo in orario», rispose lui.
    
    Il viaggio si preannunciava discretamente noioso, Monica si era seduta davanti, con il professore. Erano gli unici due posti nella prima fila, alla destra della cabina del guidatore. La donna subito si mise a sonnecchiare, visto l'orario mattiniero, e l'uomo colse al volo l'occasione. Tirò fuori il telefono.
    
    «Allora, come va lì dietro?»
    
    «Bene prof! Sto ascoltando un po' di musica, ma c'è talmente tanto casino che praticamente non sento nulla :(»
    
    «Ahah, e allora perché non ...
«1234...11»