1. Sara e il professore - 4a parte


    Data: 06/11/2019, Categorie: Etero Autore: alessandro1987, Fonte: Annunci69

    ... palle del docente le sbattevano sul mento con foga.
    
    L'orgasmo arrivò improvvisamente, truce e violento, lo sperma risalì fino alla punta, e, mentre teneva il viso di lei ben saldo, l'uomo sborrò copiosamente. I fiotti di sperma colarono subito dentro la gola di Sara, lei cercò di prendere fiato aprendo la bocca, ma l'unico risultato fu quello di farsi scoppiare addosso quello che ancora lui era in grado di provocare. Il mento della ragazza era ora ricoperto di sborra.
    
    Colava sulla maglietta rimastale addosso, e quel liquido bagnato riusciva a far intravedere ancora di più i suoi seni turgidi.
    
    Il professore, rimasto silenzioso in quegli ultimi attimi, estrasse il cazzo, che già mostrava segni di cedimento e, senza dire una parola, si richiuse i pantaloni. Si rimise poi in piedi e, ripresosi un momento, guardò quella piccola puttanella.
    
    «Sei brava, non mi aspettavo che lo succhiassi così bene»
    
    «E io non pensavo sarebbe stato così violento!», rispose lei, quasi piagnucolando.
    
    «Non fingere che non ti sia piaciuto, ti piace eh? Ti piace prendere il cazzo in bocca?!»
    
    «Sì...»
    
    «E lo so, ho notato, ho visto come hai bevuto tutto, brava ...
    ... ragazza»
    
    «Beh, tutto tutto no» disse lei, ingenuamente, guardandosi il seno sporco di sperma.
    
    Lui, in tutta risposta, si chinò nuovamente, questa volta per andare con il dito a raccogliere quanto colava dal corpo di lei.
    
    Dopo averlo raccolto, glielo porse.
    
    «Tieni, visto che ti piace, è un peccato sprecarlo»
    
    Lei, ormai totalmente succube della volontà dell'uomo, aprì la bocca ubbidiente, bocca che subito accolse il dito del professore, prendendolo dentro fino in fondo.
    
    «Mmmm, ma guarda come ti piace»
    
    Lei si limitò a continuare l'opera di pulizia, leccandogli l'intera mano.
    
    «Ok, ok, ora è meglio andare a nanna! Non trovi? E' tardi, e domani dobbiamo visitare due musei!»
    
    Come risvegliatasi improvvisamente, lei rispose.
    
    «Ok, Ok!»
    
    Si rialzò, si aggiustò alla bell'e meglio il viso, e fece per uscire dalla stanza del docente.
    
    Sulla porta, come ritrovata d'un tratto la malizia, si voltò e disse.
    
    «Professore, però adesso lei è in debito con me!»
    
    E, senza attendere alcuna risposta, si allontanò da quella stanza, unica altra testimone di quelle oscenità.
    
    «Un debito che pagherò ben volentieri», disse l'uomo a mezza voce, rimasto solo.
    
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