1. 16 – Irruzione


    Data: 30/10/2019, Categorie: Etero Incesti Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... prelevato i soldi la scorsa settimana. La cosa era abbastanza strana, perché il conto è intestato a me e solo io posso prelevare”
    
    Alice si sistemò i lunghi capelli dietro alle orecchie, gesto tipico di quando era nervosa.
    
    “Ho insistito tanto con l’impiegato affinché mi facesse vedere la distinta con cui era avvenuto il prelievo. Quando finalmente l’ho avuta in mano, ho potuto constatare come la firma, anche se ben imitata, non fosse la mia. Come potevo fare a capire chi era stato?”.
    
    Sara fece passare qualche secondo per studiare le reazioni di Alice; non ricevendo risposta, continuò: “Ho quindi convinto l’impiegato ad andare a visionare il filmato delle telecamere. Era molto restio – pare che ci volesse una denuncia ai carabinieri – e per convincerlo ho dovuto fargli un pompino in bagno, ma ormai certe cose non mi hanno più molto effetto. In ogni caso, abbiamo visto assieme il filmato e ora so chi ha prelevato”.
    
    Estrasse dalla borsa un DVD e lo appoggiò sul letto tra loro.
    
    “Sei stata tu, e non ci sono margini di errore. Hai voglia di raccontarmi la sua versione?”.
    
    Alice prese a giocare con i bottoni della sua camicetta.
    
    “Avevo bisogno di soldi – disse con lo sguardo basso – Andrea ha distrutto la macchina e non aveva la possibilità di cambiarla. Ho voluto aiutarlo. Io ho sbagliato e ti chiedo scusa, i soldi te li restituirò non appena potrò”.
    
    Sara incrociò le braccia sul petto e guardò di sua sorella: “Sei sicura di aver solo questo da dirmi? Finisce ...
    ... qui la tua storia?”.
    
    “Sì, Sara mi dispiace, ho sbagliato, ma ora non posso tornare indietro nel tempo. Ti ho detto che te li restituirò, fidati di me”.
    
    “Posso fidarmi di te? – domandò Sara – Dopo questo episodio posso essere sicura che tu non cercherai di procurarmi degli ulteriori danni?”.
    
    Alice reagì in maniera quasi seccata: “Certo, Sara! È vero che io e te abbiamo genitori diversi, ma ormai è come se fossimo sorelle, siamo cresciute assieme. Ho sbagiato a prenderti i soldi, ma ti voglio bene e non ti farei mai del male”.
    
    Sara la guardò con un sorriso sprezzante: “Sei una stronza, Alice, e anche bugiarda. Ora ti spiego perché, e ti racconto anche come te la farò pagare”.
    
    Sara si alzò in piedi, forse per il nervosismo, forse per allontanarsi da Alice.
    
    “Ieri sera, mentre ripensavo a quello che avevo scoperto in banca, ho pensato anche all’aggressione che abbiamo subito. A mente calda non ci avevo fatto caso, ma c’erano alcuni elementi di quell’episodio che proprio non mi tornavano”.
    
    Prelevò una sigaretta dal pacchetto di Alice e la accese.
    
    “In primo luogo, non si capisce quale sia stato il motivo. Il loro capo ha detto più volte che erano stati pagati, ma chiunque sia stato il mandante, non è riuscito a far arrivare nessun messaggio. Ce l’avevano con mio padre? Ho forse con me, visto che alla fine sono quella che ha subito le cose peggiori? Se quella aggressione doveva servire a far cambiare qualcosa, sicuramente non è arrivata all’obiettivo: nessuno ...