1. 16 – Irruzione


    Data: 30/10/2019, Categorie: Etero Incesti Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... passamontagna, svelando un viso che Sara non aveva mai visto.
    
    Sorrise e prese una sigaretta da una tasca.
    
    “È errato – disse – Noi siamo qui proprio perché sappiamo chi è lei”.
    
    Parlava un ottimo italiano, ma Sara percepiva un leggero accento straniero nella pronuncia.
    
    “Cosa volete farci? – domandò il padre di Sara – Siete stati mandati qui? Chi vi comanda?”.
    
    L’uomo aspirò il profumo dalla sigaretta e lo ispirò fuori rumorosamente.
    
    “Quante domande! Purtroppo noi non siamo qui per chiacchierare, siamo qui per lavorare. Anche se temo che il nostro lavoro non vi piacerà”
    
    Il padre di Sara lo guardò con durezza; non sembrava spaventato.
    
    “Se vi manda qualcuno, questo qualcuno vi paga. Ditemi quanto volete per liberarci e uscire di qui come siete entrati; sono sicuro di potervi accontentare”.
    
    L’uomo scosse la testa lentamente, come se stesse parlando con un bambino a cui non entra in testa un concetto facile.
    
    “Non è una questione di soldi; o meglio, non è una questione solo di soldi. Tra le persone si creano dei legami, di fratellanza, di comunità. Questi sono sentimenti e i sentimenti sono impossibili da comprare”.
    
    Il padre di Sara guardò un punto di fronte a lui, cercando di elaborare una strategia più efficace di quella.
    
    “Almeno lasciate libera mia figlia – disse – Chiunque abbia mandato voi sicuramente non ha nessuna questione aperta con lei. Se siete dei professionisti, sapete bene che non ci devono essere le vittime collaterali”.
    
    L’uomo ...
    ... gettò in terra la sigaretta e la spense con la punta del piede.
    
    “Siamo professionisti e in quanto tali sappiamo che dobbiamo rispettare gli ordini che ci vengono dati. Tu non sai quali ordini abbiamo, di conseguenza non è neppure il caso che ti metta a questionare in merito”.
    
    L’uomo estrasse dalla tasca uno smartphone e digitò qualcosa sullo schermo.
    
    “Per altro, faccio fatica ad includere tua figlia tra le vittime innocenti – proseguì – Forse potremmo definir la vittima, ma innocente non lo è sicuramente”.
    
    Accostò il telefonino al volto del padre di Sara.
    
    Stava riproducendo un filmato; l’uomo vide scorrere i titoli di testa di una trasmissione chiamata
    
    Fate il vostro gioco
    
    .
    
    Sara si rese conto di cosa stesse succedendo solo quando sentì il tema musicale che aveva accompagnato l’inizio della trasmissione.
    
    Sentì il cuore battere a mille, mentre il suo corpo si copriva di sudore.
    
    Tutto avrebbe voluto, tranne che proprio suo padre vedesse una cosa del genere.
    
    L’uomo con il telefonino in mano gettò un’occhiata verso la ragazza e le fece un sorriso ironico, quindi si concentrò sull’uomo legato accanto a lui.
    
    Il padre di Sara seguiva le immagini sullo schermo, la cui sequenza veniva accelerata dal suo carceriere dei punti meno interessanti.
    
    In quel momento stava assistendo all’immagine di sua figlia che si toglieva il reggiseno.
    
    “Non è male, vero? – commentò l’uomo ironicamente – Devo confessarlo, mi sono fatto almeno un paio di seghe pensando ...
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