1. La Succhiatette Professionista


    Data: 02/12/2017, Categorie: Lesbo Autore: silvano1151, Fonte: xHamster

    ... divertirmi” dissi.
    
    “Ma no sciocchina, qui non si paga una volta che sei dentro!” rise lei scoprendo i suoi denti bianchi.
    
    Si alzò e mi offrì la mano.
    
    “Vieni con me” disse ammiccante.
    
    Non potei resisterle e presi la sua mano. Mi condusse verso la fila di divanetti e poi scostò una delle pesanti tende di velluto, facendomi entrare in un ampio corridoio. Ci fermammo davanti ad una porta e lei mi toccò a piene mani le tette.
    
    “Oh, è così che si fa?” chiesi già eccitata.
    
    “Ti ho vista lì tutta sola, con queste poppe meravigliose… Però non dovresti ingabbiarle così, tesoro. Credo che abbiano bisogno di un trattamento speciale…”
    
    “Che cosa vorresti fare?” chiesi premendo le mie tettone gonfie contro le sue mani avide.
    
    “Oh, io di tutto ma…” Sorrise maliziosa. “In realtà vorrei farti provare una vera esperta.”
    
    “E chi sarebbe?”
    
    “Non la vedrai” disse la ninfa. “Oltre quella porta che è una stanzetta accogliente e insonorizzata dove potrai fare tutto il rumore che vuoi. Troverai due grandi fori sulla parete, ad altezza del tuo seno: appoggiati al muro, infila queste due ragazze nei fori e lasciati viziare. Ti assicuro che non te ne pentirai.”
    
    Mi vennero subito in mente quei cosi strani che avevo visto in qualche porno, dove gli uomini infilavano l’attrezzo in un buco e dall’altra parte c’era una ragazza che glielo succhiava.
    
    “Mai vista una cosa del genere per le donne” dissi.
    
    “Perché ce l’abbiamo solo noi. La Padrona ha avuto l’ispirazione in un ...
    ... locale di lusso in Giappone, durante un viaggio di lavoro.”
    
    “Devo fare anche io quel lavoro, allora” commentai. “Come faccio a sapere che lì dietro non c’è un uomo?”
    
    “Fidati, nessun uomo saprebbe usare la bocca così e comunque sai bene che qui di maschietti non ne entrano.” Smise di toccare le mie tette e per poco non protestai. “Ora dimmi, tu sei una di quelle che le ha di cristallo o ti piace ricevere trattamenti intensi?”
    
    “Decisamente trattamenti intensi” risposi. “Ma dubito che troverò qualcuno che le succhia meglio di quanto faccia io.”
    
    La ragazza sorrise. “Oh, questo lo vedremo. Perché non entri e lo scopri da sola?”
    
    Aprì la porta e io, incuriosita, decisi di provare. La porta venne chiusa e mi ritrovai da sola in una stanza dalle luci soffuse e una piacevole musica in sottofondo. Sulla parete scura davanti a me c’erano due fori piuttosto larghi, come aveva detto la ragazza, e da essi si intuiva che dietro c’era un ambiente illuminato ma sembrava che non ci fosse nessuno. Mi sentivo un po’ un’idiota a dirla tutta, ma ormai ero lì e tanto valeva provare.
    
    Abbassai il vestito e le mie tettone ringraziarono, poi le infilai nei fori sulla parete e mi appoggiai al muro.
    
    Per qualche secondo non successe nulla poi, sentii una lingua calda leccare le mie bocce, causando l’inturgidimento istantaneo dei miei capezzoli: la lingua della sconosciuta titillò i miei capezzoli alternativamente, bagnandoli e facendoli indurire ancora di più. Sentivo il respiro caldo della ...
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