1. La Succhiatette Professionista


    Data: 02/12/2017, Categorie: Lesbo Autore: silvano1151, Fonte: xHamster

    ... rimanerne sorpresa o delusa: ero davvero curiosa.
    
    Quel sabato mi sciolsi i capelli morbidi, indossai un tubino nero che fasciava e stringeva il mio seno abbondante e infilai i miei tacchi neri preferiti. La gonna arrivava fino alle ginocchia, fasciando i miei fianchi larghi e facendo onore al mio fisico da BBW ma senza farmi apparire volgare. Mi presentai all’indirizzo scritto sul biglietto e tre energumeni alla porta mi chiesero impassibili documenti e invito, poi mi fecero aprire il cappotto per vedere come ero vestita. Uno di loro in particolare sembrava apprezzare le mie soffici curve e mi feci l’occhiolino che io ricambiai poi, finalmente, le porte del Palazzo di Venere mi furono aperte.
    
    Capii subito che quei buttafuori all’ingresso sarebbero stati gli unici uomini che avrei visto quella sera: lasciai il cappotto al guardaroba e mi presi del tempo per ammirare l’ampiezza del locale la cui sala aveva una forma ampia e circolare, con un soffitto di vetro oltre il quale si vedeva il cielo buio e nebbioso dell’inverno milanese. Le luci erano soffuse e tendenti ad una piacevole tonalità rosa-viola per nulla fastidiosa: nonostante l’atmosfera intima era possibile vedere i volti delle persone e ammirare le ballerine che ballavano su un palco al centro della pista, esibendosi in erotiche acrobazie e sfoggiando costumi sensuali ma femminili e per nulla volgari. Bisognava scendere delle scale per arrivare al bar e ai divanetti disposti seguendo la circonferenza della vasta ...
    ... sala, i quali lasciavano comunque l’ambiente spazioso, non come le “ammucchiate” tipiche delle discoteche, mentre colonne con capitelli ionici sembravano reggere l’alto soffitto. Mi appoggiai alla balaustra ammirando tutto questo e sbirciando le frequentatrici: c’erano ragazze della mia età e donne più mature, tutte vestite elegantemente. In definitiva potevo concludere che quel posto meritava davvero il nome altisonante che portava senza diventare ridicolo.
    
    Scesi e mi sedetti al bar, ordinando un drink e guardandomi intorno mentre lo sorseggiavo. Era difficile trovare donne che NON mi piacessero in quel mare di femminilità. Ad un tratto la mia attenzione fu colta da una bella milfona seduta tra due ragazze: le tre si alzarono, la donna più matura mise una mano intorno ai fianchi di entrambe le giovani e sparirono dietro una pesante tenda di velluto che sembrava condurre ad un altro ambiente.
    
    Succhiai la cannuccia mentre pensavo che quel posto mi piaceva sempre di più.
    
    “Sei sola, Venere?” mi chiese una voce femminile.
    
    Mi voltai e vidi una ragazza mora e graziosa seduta sullo sgabello a fianco al mio.
    
    “Per ora sì” risposi cercando di non far scivolare lo sguardo sulla sua scollatura, come sempre mi succedeva in presenza di una donna.
    
    “Avresti voglia di provare qualcosa di nuovo?” mi chiese appoggiando distrattamente una mano sulle mie gambe accavallate.
    
    Storsi un po’ il naso: quella ninfa voleva mungermi, e non nel modo che piaceva a me.
    
    “Io non pago per ...
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