1. E la chiamano estate (Assaggiami)


    Data: 19/07/2019, Categorie: Feticismo Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti

    ... questo caso da quei suoni così evidenti.
    
    La vede.
    
    Quella ragazza incredibile, completamente nuda, giù sulle ginocchia, il volto sempre offuscato, sempre avvolto dal mistero.
    
    Vede però le sue labbra, dipinte dall’immancabile rosso, dischiuse da quel grosso cazzo che scivola dentro la sua bocca. Carne da succhiare, carne da gustare e assaporare. Golosa femmina impegnata nella soave arte del pompino.
    
    Rientra in casa quasi barcollando, si avvicina alla parete che lo divide da quello spettacolo di orale indecenza carnale. Poggia il suo orecchio contro il muro, come il più meschino degli spioni.
    
    La musica è sempre quella. Un grugnito smorzato che ogni tanto articola parole come “brava”, “sei brava”, “sì”, “sì”, “così!”.
    
    Il signor Innocenzi ingoia i propri respiri, quelle parole sussurrate svelano nuove preziose intimità della sua misteriosa vicina di casa. Brava – ripete nella sua testa, come per incitarla – brava, non fermarti! Guglielmo non resiste alla tentazione di slacciarsi i pantaloni e lasciarli cadere sulle gambe, poi fa lo stesso con le mutande. Si afferra il sesso con la mano e inizia ad accarezzarlo dolcemente, come fosse preda di una bocca affamata. Quella, bocca.
    
    Si inserisce in quell’immagine sognata, ne diventa il fortunato protagonista, più quel marinaio geme, più lui prova piacere. Senza fretta stavolta, la sua mano danza al ritmo dei suoi vicini di casa.
    
    Quando la musica si fa più intensa lui chiude gli occhi e sogna, vede una lingua ...
    ... vorace sgusciare fuori da quella bocca sensuale e iniziare a percorrere l’asta turgida, parte dal basso, scivola fino alla cappella violacea, qui si ferma un po’ con un movimento ondulatorio che sembra voglia lucidarla.
    
    Poi scende di nuovo, si perde fra i testicoli gonfi, ci gioca, ne accoglie uno fra le labbra e inizia a succhiarlo con incredibile maestria.
    
    Brava – ripete il signor Innocenzi, non conosce più altre parole – brava.. brava.. – come fosse un mantra – tu.. sei.. bravissima.
    
    Ripensa al cazzo enorme di quella bestia maschio e si scioglie in un lunghissimo sospiro silenzioso, galoppano cavalli selvaggi dentro al suo petto, corrono su praterie infinite, liberi come il vento.
    
    Un istante di quiete lo sorprende, lui ferma la mano, attende.
    
    Ed eccola ora, la voce del mare. Ululato di sirena sbattuta dalle onde più azzurre: ora, sta godendo anche lei.
    
    Il nostro spione non può sapere cosa stia davvero succedendo in quella casa ma ha la libertà di deciderlo, di inventarsi un mondo tutto suo in cui il piacere ha un suo canale ben definito.
    
    Prende il suo telefonino, cerca quella fotografia meravigliosa, di nuovo la ingigantisce e la porta davanti agli occhi. Piccolissimo scrigno da violare, adesso, qui, in questo incredibile momento.
    
    Di nuovo la “vede”, piegata in una quadrupedia quasi animale, le cosce tese, il culo procace. Il marinaio dietro di lei, si fa strada fra le sue natiche, la penetra per la via più indecente. Poi inizia a muoversi, dentro il suo ...
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