1. E la chiamano estate (Assaggiami)


    Data: 19/07/2019, Categorie: Feticismo Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti

    ... fantasie che non avrebbero mai il coraggio di confidare a qualcuno.
    
    Questo cambia un po’ il senso dei vostri orgasmi, no?
    
    È un po’ quello che ieri sera è successo al protagonista di questa mia storia, autore, attore e spettatore del racconto erotico avvenuto in quei due appartamenti speculari, divisi solo da una sottile parete.
    
    È già mattina da un pezzo ma lui è ancora nel suo letto col corpo stirato da una stanchezza infinita. La passione è una fatica a cui davvero non era abituato.
    
    Gli occhi oscillano nel buio, ogni volta che si posano da qualche parte ci trovano le linee luminose di un conturbante corpo femminile. Poi scappano, di nuovo, come mosche spaventate, senza più pace.
    
    Due giorni sono bastati a disfare la matassa della sua vita, piegata ora dalla delicata potenza di un’erotica ossessione. Chi è quella donna? Cosa farà ancora? Quando? Perché?
    
    Non ha più lucidità per farsi queste inutili domande. A cosa servono?
    
    Il suo sguardo inquieto inquadra ora la pila di libri lì di fianco, amanti traditi che lo puniscono con l’onta del silenzio, come donne offese.
    
    Una vita passata a lasciarsi cullare dalle parole scritte dai più grandi autori. Mondi sconosciuti, battaglie epiche, amori disperati, immaginati dalla comoda platea della propria poltrona.
    
    Cosa succede se a un certo punto ti ritrovi a essere il personaggio di un racconto? Corpo di carne che improvvisamente si fa fragile, percorso da emozioni sconosciute, schiacciato fino a diventare un Uomo ...
    ... di carta.
    
    Perché?
    
    Perché proprio a me?
    
    Basta.
    
    È tempo di alzarsi da quel letto sudicio, tempo di provare a recuperare un po’ della propria dignità.
    
    Non c’è più la ritmica scansione di un orario nella sua casa, non ci sono più il giorno o la notte, c’è solo un tempo che oscilla sul metronomo della vita di quella sconosciuta.
    
    Il signor Guglielmo Innocenzi si alza dal letto e il primo pensiero che riesce a comporre è: sarà in casa adesso?
    
    Si dirige subito in balcone, riprende la sua posizione seminascosta, da piccola vedetta lombarda.
    
    Non vede niente.
    
    Non sente niente.
    
    Chissà che ore sono, magari dorme.
    
    Si sente quasi sollevato, trotterella verso il bagno, ha un disperato bisogno di una doccia.
    
    Indossato il suo accappatoio giallo torna in cucina e il primo passo che fa per ricostruire la propria vita è la preparazione di un buon caffè.
    
    L’abitudine è un movimento che porta serenità, decide di uscire a berlo sul suo balcone così, in accappatoio. Libero di godere anche lui dell’agiatezza della stagione estiva. Un leggero soffio di vento si infila sotto l’indumento, accarezzandogli dolcemente i testicoli ancora umidi di doccia.
    
    E se per caso se la ritrova davanti?
    
    Pazienza, dice l’uomo di cultura, vorrà dire che ci saluteremo, con cortesia, come si usa tra persone per bene.
    
    Eccolo lì fuori, ad affrontare il sole, armato di tazzina e di un sorriso tagliente, sembra il Grande Gatsby.
    
    Un occhio fisso sulla linea del mare e l’altro sul ...
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