1. Le grosse tettone di mia zia


    Data: 20/11/2017, Categorie: Hardcore, Maturo Tabù Autore: blowes, Fonte: xHamster

    ... i pantaloni e ridiscesi al piano inferiore. Passai dalla cucina e incrociai la zia. Con un sorriso affettuoso mi propose un caffè, che accettai volentieri. Naturalmente notai la scollatura, niente di particolare per carità, ma per le dimensioni straordinarie delle popone, per la curvatura sovradimensionata, e soprattutto per i miei pensieri osceni, incredibilmente attraente. Cercai di intuire la posizione dei capezzoli e il membro mi si indurì ancora. “Cazzo! Questa vacca mi farà morire” pensai indifeso.
    
    La notte rimuginavo su quanto mi capitava. Sarà stata una gran porcata, un’idea da pervertito cronico, ma volevo tentarci. Un’altra settimana così e sarei scoppiato. Perché non provarci allora, anche solo per gioco? La zia sembrava inattaccabile, ma era anche una vecchia semianalfabeta e chissà, non si può mai sapere se non si tenta. E se per miracolo il colpaccio mi fosse riuscito? Faticavo a rimettere in posizione di riposo il bastone tra le gambe.
    
    Ci riflettei per un lungo pezzo. In passato avevo pensato a vari sistemi per sedurla, non mi mancavano le idee, e valeva la pena lanciare qualche provocazione e vederne la reazione.
    
    L’indomani avviai la prima bordata. Staccai il bottone superiore dei jeans che indossavo e chiese alla zia di riattaccarlo. Lo stratagemma aveva un doppio fine: la zia avrebbe dovuto armeggiare a pochi centimetri dal mio cazzo e la prospettiva dall’alto, con lei inginocchiata, mi avrebbe permesso di godere lo spettacolo del suo prosperoso ...
    ... davanzale. La zia, sempre ben disposta nei miei confronti, si mise gli occhiali per infilare il filo nell’ago e io predisposi la patta, abbassando di poco la cerniera. L’idea banale era quella di disorientare la vecchia mettendole sottomano un tozzo di minchia tesa. Il mio cazzo del resto era già bello duro e trattenuto solo dalle mutande. Quando la zia si abbassò, il gonfiore dell’asta e la posizione del mio glande erano oscenamente palesi. La vecchia però faceva finta di nulla, armeggiò con ago e bottone e iniziò l’operazione di cucitura. La mano, il viso di mia zia, la sua bocca erano a portata di cazzo, Accarezzai l’idea di scodellarle l’erezione in faccia. Se fosse stato un film porno la zia avrebbe aperto la bocca e tirato un pompino, ma questa era vita reale e forse la mia povera zia manco sapeva cosa fosse un pompino. Non era stupida e si era certo accorta dello stato in cui si trovava il mio pisello, non so se in cuor suo fosse scandalizzata, comunque rimase in silenzio e concluse l’operazione senza che accadesse nulla. Quando si alzò per andarsene e richiusi la patta, mi sentivo frustrato.
    
    A cena con gli zii, continuavo ad arrovellarmi. Quale poteva essere il sistema giusto, la chiave per fare calare le mutande e fottere quella vecchia vacca? Sapevo perfettamente che l’idea fantastica che ogni tanto immaginavo di una zia che mi si offriva nuda, le tettone protese, e a, cosce aperte mi implorava di stantuffarla non era affatto realistica. Niente, al massimo potevo ...
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