1. Scrivi di me


    Data: 20/04/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Sole_e_acciaio, Fonte: RaccontiMilu

    Quella di mio padre nel campo dei profumi fu una lunga carriera internazionale. Anche se ufficialmente andò in pensione a sessantacinque anni, continuò a offrire la propria consulenza a diverse aziende, sia americane sia francesi, con le quali aveva lavorato nel corso della vita. Rimase in attività fino all’età di settantaquattro anni. I biochimici più giovani di lui restavano spesso colpiti nello scoprire le sue vaste conoscenze in questo campo.
    
    Sebbene fosse uno scienziato in gamba, mio padre non divenne mai un alto dirigente. Con ogni probabilità i suoi capi percepivano quello che io stesso, fin da piccolo, avevo scoperto sul suo conto: papà non era un uomo di squadra, ma un solitario. E sebbene guadagnasse parecchio e ci abbia sempre fatto vivere nell’agiatezza, non era un tipo da sperperare il denaro per se stesso o che consumasse molto.
    
    «Nel mondo dei profumi, non è ancora tramontata la tendenza a utilizzare ingredienti naturali», era solito ripetermi. «Aggiungendo troppe sostanze artificiali si finisce per ottenere profumi mediocri per olfatti mediocri, prodotti paragonabili alle piante di plastica».
    
    Con papà non sapevi mai bene come comportarti e in sua presenza si aveva sempre un po’ di soggezione. A guardarlo di fronte, l’arco armonioso delle sopracciglia e i vividi occhi castani davano alla sua fisionomia un calore che affascinava e al tempo stesso invitava alla cautela, come il bagliore di un fuoco in agguato sotto la cenere, ancora abbastanza ardente ...
    ... da riaccendersi di colpo e divampare con pericolosa energia. I suoi lineamenti espressivi rasentavano l’irrequietezza. I capelli erano sempre arruffati, come se non gli fosse mai venuto in mente di pettinarli.
    
    Le fragranze create da mio padre combinavano in sé freschezza e calore, eleganza e sensualità. Impossibile evitare di rimanerne coinvolti. Esercitavano il loro effetto a un profondo livello di sublimazione, là dove la sicurezza e il rischio si intrecciano indissolubilmente.
    
    Per papà il profumo era soprattutto un’ ammissione di transitorietà. La fragranza è vincolata al tempo, e col tempo svanisce. Anziché tentare di negare o di combattere questo dato di fatto, mio padre trovò il modo di sfruttarne le potenzialità. Orchestrava la durata delle proprie creazioni trasformandole in sublimi partiture musicali. Dotate di una magica mobilità, venivano registrate dalla mente come sogni.
    
    Mi insegnò le basi della fabbricazione dei profumi quando ero ancora molto giovane: imparai abbastanza per rendermi conto a grandi linee di ciò che faceva nel suo laboratorio e per apprezzare le analogie tra i suoi sforzi e quelli di un pittore o di un compositore. Lavorava con una tavolozza di notevole ricchezza, senza disprezzare neppure gli abbinamenti più comuni, quali rosa e gelsomino, o giglio e narciso. Le armonie dei suoi profumi erano complesse, e la gamma straordinaria delle composizioni suscitava invidia tra i suoi colleghi. Compresi gradualmente che le note delle fragranze di ...
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