1. Fidanzate - Gli amici di Roberta


    Data: 14/04/2019, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... vedere il culo. Potrei dire che sono perplessa, invece sono anche un po’ incazzata con lei. Ok, il tipo è niente male ma su, siamo seri, che cazzo di gioco è? Stavolta risponde “ma non ti preoccupare, è un amico”. Tanto per mantenere un punto di incazzatura obietto “piuttosto espansivo come amico”, anche se non sono cazzi miei. Lei tace e apre la porta che conduce al garage. Si avvicina e mi fa sottovoce: “E’ l’unico, l’unico capito? che non posso portarmi in camera per scoparmelo quando ci sono i miei in casa. Non lo posso fare perché qui ha una reputazione. Ma è stato il primo uomo che ho avuto”.
    
    Roberta ha un cazzo di Scarabeo 250 con il quale esce sparata prima dal garage e poi su viale Parioli come se fosse la vigilia di ferragosto e per strada non ci fosse nessuno. Dopo nemmeno trecento metri sale sul marciapiede e si ferma, mi dice di scendere. Cazzo, potevamo andare a piedi senza rischiare di ammazzare nessuno o di restare ammazzate. Per venire all’appuntamento al bar si è fatta un chilometro camminando, per fare meno di cinquecento metri ha tirato fuori il motorino. Le domando che idee ha per la serata e mi risponde che è ancora troppo presto e che per il momento possiamo prenderci un aperitivo. Le dico che sono le nove e mezza e che ho fame. Lei mi fa “vabbè, allora mangiamo”.
    
    Mentre ci servono i filetti le si illumina il display, legge il messaggio e commenta: “Perfetto”. Al mio sguardo interrogativo risponde “tu sei sempre dell’idea?”. Le dico che l’idea ...
    ... me l’ha messa addosso lei, e rido. E qui non è più solo l’effetto del cannone che parla, è proprio la sua sensualità. Cazzo ne so che mi piglia, mi sento disposta a tutto. Le domando “ma perfetto cosa?”. Fa una risata al limite dell’indecente e risponde “non dobbiamo nemmeno andarceli a cercare, ci vengono a prendere”. “Chi?”, “due amici miei”. “Ne hai parecchi di amici…”, commento. Mi guarda e ammicca. Lo prendo per un sì. Le chiedo ancora chi sono questi due, come sono, se sono carini, simpatici, come abbiano intenzione di farci fare serata. Risponde che li conosce da un po’, che glieli ha fatti conoscere Paolo. Che non ha idea di dove andremo e che, al primo impatto, possono sia l’uno che l’altro apparire un po’ scorbutici. “Ma è più che altro una questione di carattere, sono uscita sia con l’uno che con l’altro, una volta anche con tutti e due insieme, e sono sempre stata bene”. “Uscita?”, domando ironica. “Anche uscita di testa ahahahahah”, mi dice. E poi aggiunge: “Guarda, all’inizio possono anche sembrare due di quei tipi un po’… pieni di sé, ma se non ci fai caso e ti lasci andare si sciolgono come un’aspirina”. “Lasciarsi andare… quanto?”, le chiedo. Lei ride e mi fa “ma niente, basta che li assecondi nelle loro battute e fai finta di essere… che ne so, la sorellina più piccola che non riescono a scollarsi di dosso”. “Sorellina, eh?”. “Ahahahah, sono un po’ più grandi di noi, ma non sono nemmeno tanto volgari, dai…”. “Più grandi tipo?”, “mah, una trentina d’anni”. ...
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