1. Fidanzate - Gli amici di Roberta


    Data: 14/04/2019, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... replica. E stavolta il tono è quello di chi dice “che cazzo di domande fai?”. Mi volto interrogativa verso la mia amica, lei mi ammicca silenziosamente con un sorrisetto, come per rispondermi “tranquilla, te l’avevo detto, no?”. Non si parla molto. Anzi, se non fosse per Roberta regnerebbe il silenzio. “Dove andiamo? Quando arriva Pennello?”. “Per ora andiamo da me, l’amico tuo doveva finire una cosa, ha detto che ci raggiunge”, risponde Gabri. “Perché Pennello?”, chiedo anche se so la risposta. “Eh, appena lo vedi capisci”, ride Roberta facendomi segno con la mano che è molto alto. Per la verità vorrei anche sapere perché Gabri ha detto “l’amico tuo”, ma lascio perdere.
    
    Casa sua non è proprio dietro l’angolo, ma la strada è diretta e sgombra. Roberta chiede a Gabri cosa stia facendo di bello in questi giorni, lui risponde a monosillabi. Quando si ferma al semaforo Roberta gli dice: “Io invece oggi ho fatto una cosa che non avevo mai fatto prima”. “Tipo?”, domanda lui. “Tipo voltati e guarda”, risponde, poi mi afferra per la testa e mi bacia. In un primo momento non reagisco, per la sorpresa. Ma il bacio di Roberta è così sensuale che quasi subito accolgo la sua lingua in bocca e inizio ad intrecciarla con la mia, mi abbandono. “Sei diventata lesbica? O è lesbica la tua amica?”, chiede Gabri ripartendo. “Né l’una né l’altra cosa, ma questa ragazza stasera mi ha aperto un mondo”, gli fa Roberta staccandosi da me ma guardandomi fissa negli occhi. Occhi che, dalla sorpresa, ...
    ... probabilmente passano ad esprimere lo stupore assoluto quando lei mi infila la mano sotto la gonna. Allargo le gambe quasi inconsapevolmente mentre lei riprende a baciarmi. La sua mano si impossessa di me e non posso trattenere un gemito. Nitido e udibilissimo, nonostante sia soffocato dalla sua lingua. “Ti ricordi cosa ti ho aperto io?”. La voce di Gabri arriva lontana. Ho la sensazione netta che la sua battuta volgare nasconda più che altro il dispetto per essere tagliato fuori dal nostro gioco. Lei mi sussurra all’orecchio “mi sa che gli è venuto il cazzo duro” e si rituffa a baciarmi. Sinceramente, di lui non me ne frega nulla, in questo momento. Voglio solo che la mano di Roberta continui a scorrere lungo la mia apertura che si sta bagnando sempre di più. “Mi sa che adesso faccio un’altra cosa che non ho mai fatto prima”, dice. Mi afferra i capelli per la nuca, ha uno sguardo quasi trionfante. Poi d’improvviso mi affonda il dito dentro. Lancio un gridolino che, vi assicuro, non è solo di sorpresa. Dal suo posto di guida Gabri domanda “che cazzo succede?”. Roberta risponde “niente, le sto facendo un ditalino”. Ma per qualche secondo le loro voci mi arrivano ovattate, ho la vista offuscata e mi sembra di essere altrove, non nella macchina con loro. Gabri mi domanda “davvero ti sta facendo un ditalino?” e io, lo giuro, vorrei proprio rispondergli di sì. Non tanto per soddisfare la sua curiosità, ma perché avrei proprio la voglia, il bisogno, di sottintendere con quel “sì” ...
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