1. Mamma di periferia - settimo episodio


    Data: 12/04/2019, Categorie: Incesti Autore: giorgina, Fonte: EroticiRacconti

    ... senza una certa fierezza - l'ha preso d'incontro - con gli occhi che gli brillano di soddisfazione.
    
    Stupisce quando dico che me ne voglio tornare a casa.
    
    Ma come, non rimango a festeggiare? Io proprio non me la sento , mormoro qualche parola di ringraziamento e giro i tacchi, allontanandomi in fretta da quella bolgia.
    
    Branco di cretini. Loro, l'allenatore, e mio figlio in testa. Mai, mai più andrò ad un incontro di pugilato.
    
    Cammino nella notte, sola, per rincasare. Il quartiere mi scorre accanto lentamente, coi suoi piazzali, i suoi palazzi, le sue luci lontane.
    
    Che figura. Chissà mio figlio, quando lo saprà. Dirà che sono una donnetta fragile e indifesa. Che è la realtà, del resto.
    
    Ma che ci posso fare. Il suo corpo è come il mio corpo. Sentire i tonfi dei colpi scambiati semplicemente mi inorridisce.
    
    Eccomi di nuovo a casa, alla luce rassicurante della cucina, tra quelle mura dove, pochi giorni or sono, io e mio figlio ci siamo stretti, incuranti del mondo.
    
    Sono appunto assorta in questi pensieri quando lui rincasa.
    
    Ha un bell'occhio nero, il disgraziato, e nel contempo un’espressione divertita dipinta su tutto il viso. Segno che gli hanno raccontato tutto.
    
    Decido di giocare d'anticipo.
    
    Guardandogli imbronciata l'occhio tumefatto: - e così avresti vinto? - l'apostrofo
    
    - Ebbene sì - risponde lui ridanciano e avanza nella cucina - picchiava forte, ma io mi sono difeso e poi… -
    
    - Sì lo so, l'allungo - lo interrompo esasperata.
    
    - ...
    ... Cosa ne sai? - mi chiede lievemente stupito.
    
    - Me lo ha detto il tuo allenatore. -
    
    - Ah già è vero, che vi siete conosciuti – sorride – il signor Mario ha avuto un gran daffare stasera - e sorride ancora, canzonatorio.
    
    - Ho creduto che fossi tu quello andato a terra - gli rispondo sempre più imbronciata.
    
    Lui si fa serio: - già, per fortuna no. -
    
    Poi , come parlando a sé stesso: - l'ho colpito al mento e lui è andato giù. Ma è stato praticamente un caso. Credo che altrimenti mi avrebbe battuto. Sono stato fortunato, ecco. Il pugilato non diventerà il mio mestiere - ride - Non credo farò mai più un incontro -
    
    - Meno male- rispondo con sollievo, dandogli le spalle.
    
    Mio figlio approfitta per avvicinarsi. Una mano mi accarezza i capelli.
    
    - Stai bene ora? - mi fa con tono improvvisamente premuroso
    
    Un'onda di calore scende per la mia schiena - ho avuto solo un mancamento, adesso sto bene. -
    
    - Il signor Mario era molto preoccupato per te, - prosegue - mi ha fatto rincasare il più in fretta possibile. -
    
    - Il signor Mario è un uomo premuroso, ma sarebbe bastato non far salire mio figlio sul ring - ribatto – per evitarmi dei problemi.
    
    Il suo viso si immerge tra i miei capelli. Vi alita: - mi dispiace mamma, che tu sia stata male per me.-
    
    Combattendo la dolcezza che mi inonda, butto lì: - che cosa è un allungo? - Come previsto mio figlio si distanzia un poco.
    
    - E' un pugno molto esteso, mamma, io ho le braccia lunghe e mi riesce abbastanza bene. ...
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