1. Appuntamento involontario


    Data: 06/11/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... molestarmi il capezzolo, io non avevo il coraggio d’allungare la mano, temendo che potessi spezzare quell’attimo che mi pareva infinito. Finalmente lui prese totalmente l’iniziativa girandosi verso di me e allungando l’altra mano, dato che m’accarezzava entrambi i seni in maniera favolosa, poiché li sentivo come dei macigni dovuta a quell’insistente eccitazione. All’improvviso tolse una mano e aprì la patta dei pantaloni tirando fuori un cazzo non enorme, però ben fatto, iniziò a tastarsi e questa libidinosa situazione mi fece tremendamente eccitare, perché osservare come lui si stava masturbando e contemporaneamente immaginarmi d’essere palpeggiata mi fece perdere tutta l’omogeneità. Io ero drasticamente senza forze, mi sentivo in balia delle mie depravate e lascive sensazioni, non riuscivo a oppormi né a reagire, se non lasciandolo fare e abbandonandomi a indescrivibili e a interminabili sospiri.
    
    Ci fissavamo negli occhi come due animali e non smettevamo di respirare, lui m’aprì l’accappatoio definitivamente lasciando scoperto tutto il corpo, iniziò a frugare dappertutto quasi alla ricerca d’un tesoro, io mi sentivo bruciare e sciogliermi allo stesso tempo, mentre tra le gambe avvertivo il liquido dell’eccitazione che ormai era in ogni parte. Lui s’alzò e in un attimo s’inginocchiò davanti a me, mi fece scivolare leggermente sul canap&egrave aprendomi le gambe, iniziò a leccare tra le labbra il clitoride. Lui aveva una lingua eccezionale, che si muoveva davvero ...
    ... abilmente in ogni angolo della mia intimità con considerevole maestria, io iniziai sennonché a mugolare rantolando e aprendo le braccia completamente. In un attimo si denudò totalmente, donandomi una scena formidabile e lasciandomi affascinata e incantata, sennonché ritornò sul canap&egrave e lì si sedette.
    
    Lui sembrava che m’avesse letto nel pensiero, giacché m’afferrò per una mano e mi fece adagiare su di lui. I capelli erano ancora bagnati in quanto mi ricadevano sul viso, io mi piegai su di lui e gli agguantai il cazzo per mano, insieme ci dirigemmo nel mio fiore sfiorandoci le dita leggermente, mentre sentivamo entrambi che quella carne perforava e trafiggeva le membra d’entrambi. Eravamo l’uno preso eccezionalmente dalle sensazioni dell’altro, accompagnandoci per mano alla vetta del piacere, perché in quell’istante mi sembrava indiscutibilmente di volare. Io m’aggrappai al canap&egrave con le mani e iniziai a cavalcare quel fantastico stallone che mi reggeva per i fianchi e mi guidava in una danza carnale, ispirata e senza fine. Eravamo entrambi tesi a sentirci svisceratamente l’uno dentro l’altro, in perfetta sintonia, perché in nessun caso mi era successo d’avere un simile trasporto verso una persona nel fare l’amore. I movimenti erano lenti e ugualmente studiati, leggeri e altrettanto forti, perché ascoltavamo ogni pulsazione, ogni soffio, poi successe tutto così affrettatamente. Io non ressi più a quel soave patimento e comodamente aumentai il ritmo guidata comunque da ...
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