1. Guerra e pace


    Data: 27/01/2019, Categorie: Etero Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... piacere che Agnese provava nel farsi ammirare dagli uomini perché mi sentii esibizionista e provai piacere anche per il sapere di essere guardati durante le nostre effusioni.
    
    Se il pubblico esultava con quegli “Ohhh”, noi dovevamo offrire uno spettacolo all'altezza di quegli entusiasmi e ci lasciammo andare scordando ogni regola ed ogni remora.
    
    I miei baci scesero dalle sue labbra al collo e poi, aprendole la maglietta color argento le tirai fuori un seno, davanti a tutti e le baciai il capezzolo, mordicchiandolo anche con le labbra. Era turgido come nei momenti di sua massima eccitazione che io ben conoscevo. Ero certo che tra le sue cosce già ci fosse qualcosa di umidiccio ormai.
    
    Con gesti che non avevamo concordato ma che ci fecero scoprire di essere ancora sincronizzati, all'unisono ci muovemmo con colpi di reni e di braccia io, di reni e di gambe lei e me la trovai aggrappata ai miei fianchi con le sue ginocchia, sollevata da terra, sostenuta dalle mani sotto le sue natiche e dalle sue braccia aggrappate al mio collo: la tenevo a cavalluccio sul mio pene, purtroppo eravamo entrambi ancora vestiti.
    
    Guardai gli avventori e dissi “ Vi saluto gente, noi due si va a casa a trombare”.
    
    La portai fuori sulle braccia, fino alla macchina. Con la macchina la portai fino a casa dove arrivammo incolumi per un probabile miracolo, avendo guidato senza badare alla strada, ai semafori, a niente che non fosse Agnese, seduta al mio fianco. Guardai lei, non la strada; la ...
    ... baciai, forse anche chiudendo gli occhi, mentre guidavo senza rendermene conto.
    
    Non ero stato in astinenza sessuale nel periodo di separazione, anzi forse avevo esagerato nel fare sesso ad ogni occasione.
    
    Le occasioni capitano se si cercano, ed io le avevo cercate, trovate, sfruttate, come se avessi voluto rivalermi dei digiuni che mi aveva imposto Agnese.
    
    Solo nel ritrovarci insieme sul nostro letto, mi resi conto che tutte quelle prestazioni messe insieme non valevano quanto un solo rapporto con lei.
    
    Tutte le altre volte avevo fatto ginnastica corporea con una donna, fino a raggiungere le eiaculazioni, ma non avevo goduto dei piaceri sessuali.
    
    Il piacere era lei, era Agnese. I nostri corpi rispondevano l'uno all'altro, i nostri istinti cercavano le stesse cose negli stessi momenti. La mia bocca correva assaggiando il sapore di Agnese con i baci e leccate dai lobi delle orecchie al collo, alle spalle, ai seni, ai capezzoli, all'ombelico, al ventre, e poi tra le cosce pronte ad allargarsi per agevolarmi nell'introdurmi a piena faccia tra di esse e potermi abbeverare dei suoi umori dal pregnante e gradevole odore-sapore.
    
    Altrettanto famelica fu Agnese a “pascolare” sul mio corpo, cercando di coprire la mia nudità con abbracci forti, leccate passionali, sbaciucchiamenti vari, a volte aggrappandosi quasi alla mia carne con le sue unghia che parevano volersi conficcare in me come fossero artigli.
    
    In tutta questa frenesia nessun movimento dell'uno fu di ostacolo a ...