1. Ricordi di Liceo


    Data: 02/01/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: Viktorie, Fonte: RaccontiMilu

    ... cardinali.
    
    Me la ricordo bene quella vacanza tutti assieme…
    
    L’organizzazione era stata ovviamente fallace in molti punti.
    
    Se trovare un albergo con qualche stanza era stato relativamente semplice, gli spostamenti e le camere erano stati un notevole fallimento di Roberta, che convinta della sua perfezione, era riuscita a sbagliare praticamente ogni combinazione possibile di posti letto. Sarebbe finita che per non avere una camera mista, un paio di ragazzi sarebbero finiti a “occupare” in più delle camere, e dei letti sarebbero rimasti vuoti.
    
    Ma a parte la finzione con l’albergo di “chi sta in camera con chi”, non c’erano grossi problemi. Si tentava di sciare, si ruzzolava per terra e basta, e le ragazze nel bar dell’impianto sciistico parlavano male dei ragazzi che fuori giocavano a scrivere il nome nella neve con la pipì, o altre cose serie di questo calibro.
    
    Ma torniamo alla sera di Capodanno. Alcool. C’era un sacco di alcool. Tra chi poteva berne, e chi comunque lo beveva.
    
    Tipo Andrea che biascicava parole a caso.
    
    “Io credo che tu sia ubriaco marcio” sibilai ad Andrea, che non capivo cosa stesse cercando di dirmi.
    
    “E’ perché tu non sai ancora parlare italiano!!” scoppiò a ridere lui come un idiota, nell’imbarazzo di Agata, che cercava di portarselo via.
    
    “Quando gli passano i dieci anni…” dissi ai miei compagni di classe indicandolo.
    
    “… Magari la sera dei 18 viene illuminato dal Cosmo e matura!” rise Fabia, ben attenta a continuare a bere ma ...
    ... sembrare sempre quella perfettamente a suo agio.
    
    Mi spalmai su una poltrona del locale dove eravamo, una specie di salone affittabile da chiunque, per l’occasione prenotato da tutti i partecipanti del Liceo a quella vacanza collettiva. Era la prima volta per molti di noi, con una simile indipendenza… E si vedeva. Nessuno doveva rendere conto ai propri genitori, un fatto per me quasi razionale, per altri, inedito.
    
    E io, che occhieggiavo Simone da un po’, non vedevo l’ora di non dover rendere conto anche a nessun’altro per quella sera.
    
    Sì, Simone mi piaceva, avevo quasi la certezza di essere una delle sue prime “amichette”, e con lui non &egrave che stessi proprio assieme, ci vedevamo, ci sbaciucchiavamo…
    
    Ma non era il mio amore. Però quella sera, avrei proprio approfittato del suo sperimentare un po’ di alcool per farlo sciogliere, per portarmelo a qualche bacio un po’ più intenso, e…
    
    Insomma, avevo 18 anni, non ero vergine, ero alticcia e avevo voglia di appartarmi con il tipo che mi piaceva, e farci sesso.
    
    O almeno del petting molto spinto, visto che neanche quasi mi toccava le tette quando ci infrattavamo da qualche parte!
    
    Arrivò la mezzanotte, i brindisi, altro giro di alcolici, e mentre credo che Andrea vomitasse in bagno, io baciavo senza ritegno Simone.
    
    “… Perché non andiamo in albergo in camera?” sussurrai, abbrancata a lui. Mi guardò allibito.
    
    “Oh… Vik, tu vuoi…?” annuii. Accidenti sì che lo volevo, e anche la sua presunta erezione contro cui ...
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