1. Ricordi di Liceo


    Data: 02/01/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: Viktorie, Fonte: RaccontiMilu

    ... non veniva mai??
    
    “
    
    ” urlai, piantandogli le unghie nella schiena, e ri-aggiungendo urlando “Fottimi!! Fottimi!!” prima di crollare con la schiena inarcata affondando le unghie nelle lenzuola a bocca aperta, in un dolorosissimo e piacevolissimo picco di godimento, in cui lo strinsi dentro di me.
    
    Fu troppo per lui, che riuscì solo ad avere un barlume di coscienza e uscire da me fastidiosamente d’improvviso, sentii la punta del suo sesso scivolare sulla mia clitoride ipersensibile e poi avvertii solo calore sul pancino, sui seni, aprii gli occhi solo per finire centrata da uno schizzo più audace degli altri in pieno viso, con uno squittio di sorpresa, con un occhio chiuso (sentivo qualcosa sulla guancia, vicino alla palpebra) vidi eruttare ancora dello sperma caldo e denso lanciato sul mio corpo, e mentre la sua mano impulsivamente afferrava il sesso fradicio del mio piacere, un paio di grosse gocce dense che colarono sul glande e il frenulo.
    
    Il confronto con quel che avevo suscitato a Simone la sera prima era più che impietoso, mi dispiacque pensarlo, ma non potei non notarlo.
    
    Come se ripartisse l’audio in un film, sentii il suo ansimare, il mio, e quello di Sonia, che fissai mentre si ...
    ... teneva una mano sul sesso fradicio, impossibilitata a resistere a quello spettacolo che avevamo messo su.
    
    Ero distrutta, mentre Luca rotolava di fianco a me sul letto.
    
    “… Povera Sonia…” sorrisi.
    
    “Datemi un attimo…” ansimò il nostro compagno di classe “… Poi… Poi ci penso…” istintivamente mi strinsi a lui, dopo essermi passata le dita sulla guancia, il mio cervello diceva solo di aderire a quel maschio dotato il cui pene si inflaccidiva dopo la performance da vero amatore. Così, dall’altro lato, fece Sonia, anche se con molto più appetito di me, ancora non appagata.
    
    Luca si addormentò distrutto, e io cominciai a sentire necessità di continuare la doccia, anche per lasciare Sonia da sola con lui.
    
    “Io vado a lavarmi…” sorrisi, indolenzita ovunque, fuori e dentro, muovendomi piano per non svegliare il mio (nostro) maschio.
    
    Attesi che l’acqua diventasse calda, e appena entrai, mi trovai con la mia compagna di classe nel box della doccia.
    
    “Che?” le dissi con un sorriso. “Luca dorme e… Vi guardavo, e tu sei…”
    
    “Cosa…?” chiesi, confusa.
    
    “Sei così tutta… Curata e… Io… Non dovevi… Insegnarmi a depilarla?” imbarazzata, balbettò Sonia.
    
    “Fammi prendere un paio di cose dal beauty…” sorrisi. 
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