1. Il mare d’inverno


    Data: 01/01/2019, Categorie: Etero Autore: xtrans, Fonte: Annunci69

    ... tipica del sud della Spagna. Mi blocco di colpo, ho sempre subito decisamente il fascino delle ragazze latine, e prima che lei passi oltre le rispondo “buenos días señorita! Que tal?”.
    
    Lei si ferma e con tono sorpreso e incuriosito “muy bien, y tú?”.
    
    io: “yo también! Perdone la pregunta, eres española? No hay mucha gente que habla español aquí”
    
    Lei annuisce con la testa “sí, española, andaluza de verdad, llego de Sevilla!” poi solleva gli occhiali da cui sbucano occhi scuri e penetranti, mi squadra dalla testa ai piedi e “y tú? Llegas del norte?”.
    
    Nonostante io non abbia assolutamente tratti iberici, mi capita spesso che spagnoli che mi sentono parlare la loro lingua mi confondano per uno del loro nord. Il mio insegnate veniva dai dintorni Madrid e mi ha inesorabilmente trasmesso il suo accento. Così le rispondo “no, italiano doc!” e lei ancora più incuriosita.
    
    Lei, in italiano ma con quell’accento iberico che trovo affascinante “parli bene spagnolo, dove hai imparato? Comunque io sono Carmen, placer!”.
    
    Ci presentiamo e le spiego la faccenda del mio insegnate mentre lei continua a guardami dritto negli occhi con interesse e alla fine scoppia a ridere.
    
    io: “tu piuttosto che ci fai in un martedì mattina d’inverno su una spiaggia romagnola tutta sola?”.
    
    Mi spiega che è da queste parti per un progetto dell’Università e che non avendo troppi fondi a disposizione è alloggiata in un appartamentino lì vicino concessole per il tempo della sua trasferta qui ...
    ... dalla ricercatrice con cui collabora. È il suo ultimo giorno e la mattina seguente dovrà prendere l’aereo per tornare a casa.
    
    È piacevole parlare con lei e alterniamo conversazioni in italiano con altre in spagnolo. I discorsi toccano gli argomenti più disparati, con grande naturalezza come fossimo amici da sempre.
    
    Parliamo ognuno del proprio lavoro, dei propri interessi, delle rispettive situazioni sentimentali, di sport, di viaggi e persino di perforazioni nelle acque antistanti le Isole Canarie.
    
    Mentre mi parla la guardo, e più la guardo più mi affascina. Il suono della sua voce, il suo accento, mi incantano letteralmente. È una ragazza carina, la tipica bellezza andalusa, carnagione scura, capelli scuri, naso affilato, zigomi accentuati e labbra carnose. Cerco sempre i suoi occhi scuri dietro gli occhiali per incrociare il suo sguardo e ogni volta che ciò avviene lo sento dentro. Difficile celarle questa mia sensazione, ma anche volendo il suo sguardo è così penetrante che non può non accorgersene.
    
    Anche lei però noto subire una certa attrazione. Camminiamo fianco a fianco ma ogni tanto, vuoi per evitare oggetti sulla riva, vuoi per l’inclinazione più accentuata della battigia, lei urta lieve sul mio fianco e ogni volta si scusa appoggiando la sua mano sul mio braccio. Cerca il contatto.
    
    Ci rendiamo conto di aver entrambi un discreto appetito ed effettivamente sarebbe ora di pranzo, in che significa che stiamo facendo chiacchiere da non meno di un paio d’ore ...
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