1. Greta, la professoressa


    Data: 18/12/2018, Categorie: Etero Poesia, Autore: Stampyfi78, Fonte: RaccontiMilu

    ... avuto un appuntamento insieme. Tutto il giorno successivo stetti triste, e capì che forse per marco qualcosa provavo. Ma potevo solo trattenere le mie emozioni. Insomma, cos’altro potevo fare? Era proprio una storia impossibile. Anzi, il sol pensiero di aver pensato ad una possibile storia mi fece anche rabbrividire.
    
    La notte dopo l’appuntamento non mi scrisse nulla, ma ci saremmo visti il pomeriggio seguente, quindi in ogni caso avrei atteso (freneticamente) quel momento..
    
    Lo accolsi immediatamente, e lo avevo messo da solo, in modo da poter parlare in libertà. Feci andar via le bambine con la babysitter per essere completamente liberi di dire ogni cosa. Quando si sedette sulla sedia feci lo stesso, e gli disse senza troppi giri di parole: ‘Lo sai cosa voglio sapere, avanti dimmi: com’&egrave andata?’. Ma quel giorno era più strano del solito, ma non glielo feci notare, volevo solo sapere se fosse andata bene o male. Allora mi guarda per qualche secondo, con un’aria mista tra triste e sconsolata, e mi rispose: ‘Beh, forse devo iniziare dall’inizio’.
    
    ‘Certo che devi iniziare dall’inizio! Raccontami tutto, nei minimi dettagli, anche più espliciti: sai che mi puoi dire tutto, non tralasciare niente’.
    
    Allora iniziò a raccontare:
    
    ‘Ci siamo dati appuntamento al parco. Appena l’ho vista era vestita molto bene, maglietta con un’abbondante scollatura e shorts. Molto probabilmente lo ha fatto per attirarmi e beh, c’&egrave proprio riuscita. Ero veramente, come dire.. ...
    ... eccitato. Ero desideroso di lei. Non abbiamo trovato molti argomenti di cui parlare.. troppe poche cose in comune. Non avendo come discutere lei &egrave passata direttamente ai fatti: su una panca, più isolata rispetto alle altre, si &egrave buttata su di me, baciandomi con foga. Approfittandone misi una mano sul suo.. sedere ed una sulla sua prosperosa mammella. Che dire, mentirei se dicessi che non ero eccitato da morire. Ma forse sto descrivendo troppi dettagli”
    
    ‘Ma no figurati! Anzi, sei proprio bravo a spiegare! Continua, ti ascolto’.
    
    ‘D’accordo. Mentre limonavamo, con le nostre lingue che si intrecciavano, e con la mia mano che oramai era sotto la sua maglietta a tastare per bene le sue tette, capì che voleva andare in un posto più appartato per fare sesso. Soltanto che con lei non mi trovavo molto bene, non avevamo niente in comune, ed anche se aveva un bel fisico e forme generose, non mi andava di ‘buttare’ la mia prima volta con una ragazza con cui non mi trovo neanche d’accordo’.
    
    ‘Doveva essere la tua prima volta?’
    
    ‘Sì, proprio così. Quindi beh, ho capito che non era per me, e ci siamo lasciati..’.
    
    – ‘Mi dispiace tanto’ gli dissi in maniera triste, anche se dentro di me ero proprio contenta, capivo che stava nascendo qualcosa verso di lui, un sentimento forte, ormai lo riconoscevo, era inutile negarlo.
    
    Lo accarezzai sul volto,mentre su di lui si stampò un piccolo sorriso, segno di ripresa. Allora mi prese la mano quando era ancora sul suo viso, la ...
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