1. L'ascensore


    Data: 12/11/2018, Categorie: Etero Autore: Daniela Rey, Fonte: EroticiRacconti

    ... vicinanza mi mette un lieve disagio, non so perché. Mi sposto leggermente andandomi a posizionare di fronte a lui. Guardo per l’ennesima volta l’orologio: le nove e un quarto! Accidenti, mi sa che farò davvero tardi alla riunione… Devo aver fatto una smorfia contrariata perché lo sconosciuto mi chiede:
    
    “E’ in ritardo? E’già la terza volta che la vedo guardare l’orologio come se gli stesse chiedendo la risposta a tutti i problemi”.
    
    Alzo gli occhi stupefatta; allora mi sta osservando! “Be’ sì, sono in ritardo sì, avrei una riunione importante stamattina e detesto fare la figura della ritardataria!” rispondo io.
    
    Lui mi sorride gentile e mi dice:
    
    “Per una volta può capitare a tutti no? Ma è davvero così importante per lei dimostrare di essere sempre impeccabile?”
    
    Ma che fa, si mette a leggermi nel pensiero! Presa in contropiede gli rispondo:
    
    “Be’ no, certo che no, è solo che mi scoccia, ecco”.
    
    Improvvisamente si sente un piccolo rumore e la luce all’interno dell’abitacolo si spegne; un istante dopo si riaccende, ma l’ascensore resta fermo, non riparte.
    
    “Oddio, e adesso che succede?” esclamo io, guardandomi intorno contrariata.
    
    “Non vorrei dirlo ma mi sembra che siamo rimasti bloccati” risponde lui serafico.
    
    “Cosa? Bloccati?” faccio io come se fosse una cosa improponibile.
    
    “Be’, ogni tanto gli ascensori si bloccano, lo sapeva?” domanda lui con una punta di ironia.
    
    “Ma davvero?” ribatto io con sarcasmo. “Chi l’avrebbe mai detto? E poi questo ...
    ... ascensore è nuovo di pacca, la cabina è stata rinnovata lo scorso anno”. Ed è vero; questo grattacielo ha più di quarant’anni e la manutenzione dell’ascensore è continuamente monitorata; di conseguenza l’abitacolo è nuovo, più moderno e funzionale, silenzioso, con uno specchio alla parete destra entrando da fuori, due maniglie di ottone, le luci al neon, con i tasti comandati a tempo in ordine di chiamata e finora non si era mai bloccato, almeno non da quando è stato rifatto da nuovo. Un ascensore attualissimo insomma. Invece ora si è bloccato e siamo qui, nel bel mezzo tra un piano e l’altro.
    
    “Ma a che punto saremo più o meno?” domando io.
    
    “Dovremmo essere tra il quindicesimo ed il sedicesimo piano” risponde. “Lei a che piano dovrebbe andare?”
    
    “Al ventunesimo” dico “E lei?”
    
    “Venticinquesimo”
    
    Ah be’, ora so a che a che piano sale di solito. Bella circostanza per scoprirlo!
    
    “E ora che facciamo?” Domanda cretina, ma ormai è uscita dalle mie labbra. Infatti gli scappa da ridere:
    
    “Che dobbiamo fare? Aspettiamo”
    
    “Già” logica conseguenza. “Uffa! La mia riunione è andata!” esclamo, già in preda all’agitazione.
    
    “Eh, credo proprio di sì” esclama sorridendo. “Ma stia tranquilla, credo che saranno stati avvisati i tecnici del guasto”
    
    “Questo lo so, ma prima che intervengono e prima che riescono a ripristinare il guasto…Non ce la caviamo prima di mezzogiorno!” esclamo io costernata.
    
    “E la cosa le dispiace così tanto?” domanda in tono più vellutato. O sono io ...
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