1. L'ascensore


    Data: 12/11/2018, Categorie: Etero Autore: Daniela Rey, Fonte: EroticiRacconti

    ... eccitata, me li lecca, io comincio a sospirare, sento il respiro che si sta facendo sempre più corto, poi le mani sapienti scivolano giù giù, fino a sfiorare il mio fondoschiena, lo afferrano con fare deciso mentre mi solleva la gonna, la mano passa dal didietro al davanti, sento un’eccitazione fortissima, ormai il punto è stato ampiamente superato e non riesco più a tornare indietro anzi, non voglio! Si abbassa inginocchiandosi, mi sfila le mutandine che ormai sono fradice e inizia a baciarmela, a leccarmela, a succhiare il nettare che la mia figa sta ormai abbondantemente elargendo…Io non riesco a trattenermi dal gemere; la cosa mi sta piacendo un sacco…”Oddio…” continuo gemendo, mentre lui si sta sbottonando i pantaloni e vedo il suo cazzo duro ed eretto in tutta la sua maestà, in tutta la sua potenza e penso che è così per me, solo per me in questo momento…Nient’altro conta in questo istante infinito: solo il nostro piacerci e godere del nostro stare insieme. Mi fa sedere sulle maniglie in ottone che sembrano messe lì apposta, mi alza le gambe e inizia a scoparmi mentre io mi aggrappo con forza al sostegno metallico, prima con movimenti lenti poi con spinte sempre più energiche; i miei gemiti si fanno sempre più forti; sto godendo come una matta, mi sta facendo impazzire di piacere, continua a spingere e io lo imploro: “Sì, sì, dai, non fermarti, così, così, scopami, di più, ancora, ancora…” Fa un caldo insopportabile ormai nell’ascensore: siamo entrambi madidi di ...
    ... sudore ma la faccenda non ci preoccupa, è un momento di estasi infinita, di gioia pura. Lui pare inarrestabile, ad un certo punto mi prende, mi gira, mi mette a novanta gradi, mi prende per i fianchi, le ormai consuete maniglie mi fanno da supporto e inizia a scoparmi da dietro, sempre più forte, sempre più arrapato; io continuo a godere come una cagna in calore sotto l’impeto delle sue spinte; ormai l’abitacolo risuona delle mie urla di piacere; lui mi mette una mano davanti alla bocca ed esclama dolcemente: “Ssst…tesoro, ti sentiranno tutti…” Io non gli bado, continuo a gemere e a gridare, vorrei trattenermi ma non riesco, è un istinto animalesco, primordiale, ormai sono venuta non so quante volte, lo supplico gridando “Basta, basta, ti prego” ma lui sembra insaziabile, inarrestabile, un vero toro da monta… Finalmente, lo sento irrigidirsi, emettere una specie di grugnito e, dopo due o tre colpi ben assestati, capisco che sta per venire…Viene…Mi si affloscia contro e mi abbraccia piano piano…E’ sfinito, siamo sfiniti entrambi… Lo sento staccarsi da me, io stessa mi affloscio e mi lascio scivolare a terra come un sacchetto sgonfio, incredula eppure appagata…Da quanto tempo non facevo l’amore in questo modo? Non me lo ricordo più… Lascio andare indietro la testa, socchiudo gli occhi, sono ancora in una specie di estasi mistica. Lui si risistema, sorridendo mi tende una mano, aiutandomi a rialzarmi, ma sono stremata, mi alzo ma mi mantengo in piedi a malapena; lui mi abbraccia ...
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