1. Jole, io e gli altri.


    Data: 21/09/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... sue insistenti richieste a Jole: "succhiamelo un poco, dai";
    
    "girati un poco che te lo piazzo tra le natiche";
    
    "se ti sposti leggermente ti stropiccio la mia mazza sui tuoi capezzoli";
    
    "oh però poi mi fai entrare anche nella figa, eh".
    
    Insomma un turbine che a me dava fastidio, ma a Jole assolutamente no.
    
    Poi c'era Mimmo, così brutto che era meglio non guardarlo, ma meno chiacchierone e dinamico di Osvaldo, meno romantico di Enrico, sapeva cogliere i momenti giusti per andare a segno dove lui voleva. Così mentre Osvaldo correva di qua e di là col suo attributo chiedendo piccoli spostamenti, lui, Mimmo, non chiedeva niente e si presentava col suo arnese, alla bocca di Jole e senza chiederle niente glie lo piazzava sulle labbra e quella se lo lavorava finché voleva. Poi per Mimmo non c'erano problemi, dava un'occhiata, trovava una breccia in cui intrufolarsi e andava all'attacco, magari prendendo una mano a Jole per portarla sul suo membro e condurla lui quella mano, con la sua mano messa sopra e farsi segare al ritmo e con la pressione che voleva lui. Nelle peggiori ipotesi accarezzava le tette o le cosce di Jole con una mano e si segava con l'altra.
    
    Io, imbranato ed inesperto ero lì sul letto, intimidito e stordito, semplicemente vicino al gruppo, soprattutto a godermi Enrico, la sua bellezza fisica, la sua “signorilità” anche nel muoversi, la sua possente erezione, il suo meraviglioso sedere, tutto di lui e per questo, per lui, ero in gran tiro, nonostante ...
    ... la deprimente presenza di Mimmo, la disgustosa (per il me di allora, ancora ingenuo ragazzetto) dissolutezza di Jole, l'irrequietezza di Osvaldo.
    
    Costui con i suoi numerosi e frequenti spostamenti, un paio di volte mi ha anche sfiorato, ma non mi ha fatto particolari effetti; invece un brivido ha serpeggiato tutto il mio corpo quando sempre casualmente, per un attimo il mio corpo e quello di Enrico si sono sfiorati.
    
    Un brivido seguito da vampate di calore.
    
    L'attrazione per Enrico mi tenne inchiodato sul letto, anche se fino a quel momento poco partecipe.
    
    Ci pensò l'attentissima Jole a ricavare un ruolo anche per me. Vedendomi in prepotente stato di erezione probabilmente aveva ritenuto d'essere lei la causa di quell'effetto e si sollevò con le spalle, poggiandosi ai gomiti e dicendo:- "Ragazzi fate un poco di spazio al vostro amico, non vedete com'è eccitato e voglioso? Guardate che tensione il suo uccello".
    
    Tutti rivolsero lo sguardo al mio attributo e in quel momento mi sentii troia quanto Jole, percependo di essere al centro dell'attenzione. Fu Jole a dirmi: "dai, vieni qui, che te lo meriti." .
    
    E tirandomi sopra di lei, mi fece essere il primo di tutti a trombarla, entrando con il mio attributo sessuale nella sua accoglinte figa.
    
    Beh, ragazzi, non ero abituato alla figa, in precedenza solo un paio di trombate vere mi ero fatto, con prostitute a pagamento e che erano state con me quasi meccanicamente, almeno al confronto con quella macchina del sesso ...
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