1. Jole, io e gli altri.


    Data: 21/09/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... anche storte e con due chiappette misere, piatte, orrende ma con un pistolone lungo da far paura e teso a formare un angolo tra i 30 ed i 45 gradi con il suo ventre piatto. Sembrava un attaccapanni più che una persona.
    
    Però...c'erano pure Enrico ed Osvaldo e questi due,,,, ragazzi che maschi! Osvaldo gran figo quand'era vestito nei suoi abiti molto più pregiati dei nostri, passava in second'ordine da spogliato al confronto con Enrico. Forse anche per le attività fisiche costretto a fare con il suo lavoro, Enrico aveva un corpo costituito prevalentemente da muscoli, tutti bene in vista, vibranti sotto la pelle, e le sue proporzioni erano di una armoniosità straordinaria, persino nella dotazione sessuale, più corto di quello di Mimmo, meno spesso del grosso cazzo di Osvaldo, ma di una armonia di forme che quando lo vidi mi fece esclamare, sia pure solo mentalmente “cazzo, che bel cazzo”, Ma altrettanto pensai quando gli vidi le tonde, piccole, sode, e sollevate chiappe affiancate come due mezze sfere in cima alle muscolose cosce (cazzo, che bel culo).
    
    Non avrei dovuto provare attrazione per un altro uomo, secondo la mentalità che mi era stata inculcata, ma finché gli uomini erano come Mimmo la cosa veniva spontanea, anzi pure un poco di ripugnanza poteva starci bene. Già con Osvaldo avrei dovuto fare un poco fatica a dire che il corpo maschile non è bello da vedere, ma Enrico era proprio irresistibile, molto più attraente per i miei occhi della pur bellissima ...
    ... Jole...eppure erano diversi come il giorno la notte, ma ugualmente belli, solo che Enrico era per me era più eccitante.
    
    Lo ammetto: avrei fatto una gran magra figura quella sera se non ci fosse stato Enrico.
    
    L'eccessivo lassismo di Jole più che eccitarmi mi scandalizzava, la sua esagerata bellezza mi intimidiva, l'eccessiva disinvoltura di Osvaldo mi umiliava, la clownesca figura di Mimmo mi deconcentrava, la mia inesperienza mi frenava, ma.... ma c'era Enrico, non brutto come Mimmo, dal linguaggio e dai modi non volgari e depravati come quelli di Jole, non spavaldo come Osvaldo, ma bello come un dio greco, misurato nelle parole e audace nei momenti giusti con i gesti giusti, perfetto insomma. Non solo mi immedesimai in lui ma ne restai letteralmente affascinato vedendo con quanta “grazia erotica”, si era sdraiato sul letto accanto a Jole, accarezzandola delicatamente un poco ovunque, dalle braccia alla parte più intima e distribuendole baci sulla pelle. Parole poche, attenzioni delicate tantissime. Per farlo si muoveva pure lui e ogni suo movimento metteva in ulteriore tiro il mio membro. Ero ammaliato dalla danza dei suoi muscoli ad ogni movimento, dalle fattezze del suo corpo, dal suo strofinarsi col la parte intima sulla coscia di Jole, mostrando ai miei occhi il suo bel sedere, senza mostrare di aver fretta, come invece faceva Osvaldo, più frenetico nei gesti, cambiando spesso collocazione e posizione come a voler arrivare da tutte le parti lui, e esageratamente loquace con le ...
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