1. Io e le mie amiche. Avventure estive


    Data: 30/10/2018, Categorie: Etero Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... riassumere nella mia mano stretta con la sua.
    
    Ci salutammo dandoci un casto bacio sulle guance promettendoci di vederci più tardi dopo cena.
    
    A casa durante la cena pensavo a ciò che era successo. Mi piaceva ricordare i bei momenti passati con Marcella. Ero stralunata e mia zia chiese se mi fosse successo qualcosa, se qualche ragazzo mi avesse importunato.
    
    Risposi che era stata una giornata impegnativa che mi aveva lasciato stanca.
    
    Non era ovviamente così.
    
    Dopo cena uscii e ritrovai le amiche. Andammo in un bar per prendere un gelato e poi passeggiammo sul lungomare a guardare i maschietti.
    
    Alice si fermò con un ragazzo e noi dopo le presentazioni continuammo la passeggiata.
    
    Marcella incontrò due ragazzi e, chiedendoci scusa, lasciò me e Michela da sole.
    
    โ€“ Vieni ho visto un ragazzo che mi piace. Posso chiederti di non dire niente a nessuno? Mi disse Michela
    
    โ€“ Certo! Eโ€™ il tuo ragazzo?
    
    โ€“ Beh! Si. Ci frequentiamo di nascosto da qualche settimana. Eโ€™ molto bello. Ha un corpo da favola. Le mani sono delicatissime. Mi accarezza sempre quando siamo soli.
    
    โ€“ Dove ti accarezza?
    
    โ€“ Su tutto il corpo. Scende fino alle gambe. Sapessi che bello. Mi fa impazzire.
    
    โ€“ Non mi dirai che ti fai toccare anche li.
    
    โ€“ Mi tocca lui e mi piace tantissimo. Mi sciolgo. Sai che ogni notte a letto lo penso?
    
    โ€“ E tu allora che fai.
    
    โ€“ Mi tocco la patatina.
    
    โ€“ โ€˜. e poi?
    
    โ€“ E poi muovo le dita sul sgrillettino e dopo averlo pensato vengo.
    
    โ€“ Urli?
    
    โ€“ No, ...
    ... non posso. Se mi sentono ho paura che mi sgridino. Dai! Vieni che te lo presento. Si chiama Giorgio.
    
    Giorgio era veramente un bel ragazzo. Mi piaceva tanto.
    
    Dopo le presentazioni, Michela lo prese sotto braccio appoggiandole una delle mammelle in modo che lui ne sentisse la consistenza.
    
    Passeggiando arrivammo in un angolo buio dove arrivava una tenue luce delle strade lontane.
    
    Michela si fermò e lo baciò in bocca infilandogli la lingua tra le labbra.
    
    Ero imbarazzata, non sapevo che fare.
    
    โ€“ avvicinati, non essere timida. A noi fa piacere che tu sia qui.
    
    โ€“ Sono un poโ€™ imbarazzata perché fare la candela non è bello.
    
    โ€“ Noi non vogliamo che tu faccia la candela. Disse Michela allungando una mano verso di me e traendomi a lei.
    
    โ€“ Giorgio ti piace la mia amica?
    
    โ€“ Eโ€™ bella. Non ha le tette grandi come le tue ma è una bella fighetta.
    
    Ero rossa di vergogna e non sapevo che fare. Mi ritrovavo in una situazione in cui avrei voluto fuggire ma allo stesso tempo restare perché mi piaceva.
    
    Michela si tolse la canottiera e sganciò il reggiseno. Le sue mammelle apparvero belel come in spiaggia. Giorgio si avventò leccarle i capezzoli.
    
    Io mi stavo eccitando e sentivo inumidirsi le mutandine.
    
    Michela mi tiene per mano e non mi lascia allontanare.
    
    Mugolii le escono dalla sua bocca. I minuti passano. Con mia sorpresa una sua mano si insinua fra i nostri corpi; la sento scendere verso il mio pube. Le dita si muovono veloci. Entrano sotto la mutandine. Sta ...