1. Agriturismo


    Data: 26/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Razza di genio, Fonte: EroticiRacconti

    ... reggiseno e slip, mi fece osservare, senza dare a vedere che mi stava parlando, che in un angolo del finestrone si intravedeva un viso di ragazzo, evidentemente arrampicatosi da qualche parte per sbirciare nella camera in attesa di qualche scena particolare; gli indicai il cellulare per suggerirgli di fotografare il tizio. Prontamente lo fece, mentre io mi andavo a sdraiare sul letto, a gambe aperte e con la mano poggiata sulla figa a carezzarmela con lussuria: il ragazzotto doveva aver osato qualcosa in più perché vidi Nicola, mimetizzato dietro l’armadio, definire meglio la fotocamera e riprendere una scena che non vedevo.
    
    Nicola poi si avanzò verso il centro della camera e sentimmo netto uno scalpiccio di passi che si allontanavano. Mio marito allora mi mostrò le riprese che aveva effettuato: in una prima immagine a malapena si distingueva, dietro il vetro, un volto che poteva essere di chiunque; negli scatti successivi, però, il viso si vedeva sempre più netto, segno che il ragazzo si era sporto di più per ammirare il mio corpo; nel breve filmato, inoltre, si notava anche un movimento della spalla che faceva pensare ad una sega sparata con grande entusiasmo. “Se non altro, almeno qualche spettatore delle tue esibizioni lo avrai …” “A vederlo, sembra assai giovane; ma se fosse un poco più maturo di quel che appare …” “Non perdi occasione, vedo. E ci potrebbe anche stare come soluzione al problema che dicevamo …” “Perché no? Mi fai un ditalino, intanto? Questa cosa mi ...
    ... ha eccitato.” “Se ti va, posso anche leccartela.” “No, preferisco andare a vedere la struttura, ora; ma sono così arrapata che basteranno pochi tocchi … ecco … che ti dicevo … siiiii … mi fai sborrare … siiiiiiiiiiiiii … vengooooooo …. Goooodoooooo … Grazie amore, hai sempre una mano miracolosa.” Nicola mi baciò appassionatamente; andai in bagno e indossai un costume molto ridotto, capace di decorare la mia figa con una striscia di stoffa e sollecitare i capezzoli del mio seno ricco e pieno con un’altra traversina di stoffa morbida e delicata; gettai su un pareo molto colorato ma di un tessuto trasparente e mi avviai alla piscina.
    
    Lo individuai immediatamente, seduto sotto un ombrellone a metà del lato lungo della piscina, apparentemente intento a non so che operazione di verifica dell’acqua, ma nella realtà totalmente impegnato a studiarsi la popolazione femminile della piscina, con evidente interesse per le forme nascoste che istigavano un’erezione macroscopica a malapena dissimulata con un pantaloncino ampio. Mi aveva senza dubbio riconosciuta e si era ancor più eccitato, memore forse della recente sega che gli avevo ispirato. Giocai allo stesso gioco e mi appostai in posizione strategica per sbirciare all’interno della vasta sgambatura del pantaloncino sperando di avere il senso della dimensione del cazzo, che non ritenevo potesse avere un così largo sviluppo, vista la giovane età che dimostrava. Quasi avesse colto le mie intenzioni, si mosse più volte per cercare la ...
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