1. Le mie calde allieve - capitolo 7


    Data: 17/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Giangi57, Fonte: Annunci69

    ... succhiarli delicatamente. Poi la vidi abbassarsi sulle mutandine dell'amica e aspirarle. Samira ora non aveva più bisogno di esortazioni e gemeva di piacere. Mariella prese a palparle il pube e appoggiò il palmo sul rigonfio del monte di Venere. Aiutandomi con le mani, piegai un poco le ginocchia di Samira e me la strinsi addosso, come se volessi far fare la pipì a una bambinetta. Questo consentì all'altra di continuare più agevolmente le sue esplorazioni, le diede dei baci all'interno delle cosce poi scostò il tessuto elastico con la punta delle dita. Il vello nero e riccio della mia prigioniera comparve alla vista.
    
    Un afrore ben noto mi giunse alle narici. Anche Mariella probabilmente stava aspirando l'odore tutto particolare di quel fiore selvatico. Con l'altra mano prese a toccarle i peli frugando nelle carni intime. Poi la vidi ficcare le dita nella conchiglia vischiosa e guardare l'altra con occhio bramoso. Anche Samira la guardava, era immobile e tratteneva il fiato; stava sicuramente cercando di reprimere l'eccitazione che la doveva sconvolgere in quel momento. Mariella avvicinò lentamente le labbra passando la punta della lingua nel solco che aveva appena dischiuso. L'altra trasse un sospiro e fremette contro di me.
    
    Alzò le braccia e mi afferrò la testa, poi me le mise dietro la nuca, mi cercò la bocca e mi aspirò le labbra languidamente. Mariella, vorace, prese a succhiarla e a leccarla più brutalmente. Vedevo la sua lingua entrare e uscire, ficcarsi tra i ...
    ... peli neri della gatta spalancata. Mariella era estasiata e aveva bocca e guance gocciolanti di saliva e di umori.
    
    Piegai di nuovo le ginocchia di Samira per permettere alla golosona di leccarle l'ano scoperto, cosa che fu apprezzata moltissimo. Ora la piccola non mi teneva più le mani attorno al collo, ma le appoggiò alla nuca dell'amica, per farsi leccare più in profondità, per farsi divorare sin nel più profondo dei visceri.
    
    Decisi di ritrarmi dal gioco per vedere come se la sarebbero cavata tra di loro. Distesi Samira al mio fianco e mi spostai. Lei non cambiò posizione; faceva in modo però di aprirsi il più possibile per offrirsi meglio alla lingua dell'altra, che ora la assaporava lentamente ma senza darle tregua, non lasciando nulla al caso,
    
    ficcando quel serpentello rosato dappertutto nelle intimità di quella porca della sua compagna.
    
    Mi dissi che probabilmente i peli di Samira dovevano farle il solletico, ma non intendevo intervenire. Volevo assistere allo spettacolo fino in fondo, vedere fino a che punto sarebbero andate.
    
    Non dovetti attendere molto. Mariella si tolse abilmente i pantaloni della tuta e, mentre Samira si distendeva supina, le si mise sopra nella posizione del sessantanove, senza mollare la presa, la bocca appiccicata sulla mucosa dell'altra.
    
    Samira artigliò le natiche sode di Mariella e appoggiò la bocca contro le ninfe che le venivano offerte. Poi entrambe si dedicarono a una sfrenata giostra amorosa. Presero a divorarsi fra loro come ...