1. Bores contò il passaggio di undici monache e sette preti.


    Data: 26/10/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Caliban, Fonte: RaccontiMilu

    ... una maglietta troppo attillata e un interminabile numero di piercing su orecchie, labbra, naso e sopracciglio. La cameriera li squadrò un poco, commentando con lo sguardo le evidenti incongruenze della loro presenza insieme, quindi chiese cosa volessero ordinare.
    
    Bores disse solo – una Guinness -.
    
    La ragazza osservò per un attimo la lavagna appesa alla trave centrale del locale, quindi ordinò.
    
    – Prendo una coca e un hamburger con patate -.
    
    La cameriera prese nota su un piccolo blocchetto, quindi si allontanò ritornando dopo breve attesa con la coca, la Guinness e una ciotola di pop corn. Lei ne afferrò subito una manciata, iniziando a sgranocchiarli e guardandolo un poco di sbieco. Un movimento che a lui ricordò l’espressione del cagnolino che aveva avuto da bambino, tipica di quando lui gli parlava in modo strano e il cane pareva non capire, dimostrandolo con quell’oscillazione laterale buffa della testa.
    
    Poi, quasi avesse riflettuto intensamente, iniziò a parlare con la bocca piena.
    
    – Quanto ti fai pagare di solito? –
    
    La guardò un po’ perplesso – Pagare? Per cosa? –
    
    – Per scopare no? &egrave quello che hai fatto prima in quella villa –
    
    Bores inarcò il sopracciglio sinistro e gli si formò in viso un espressione assolutamente stupita.
    
    – Ma tu cosa puoi saperne di ciò che ho fatto prima? –
    
    – Conosco l’espressione che avevi quando sei uscito, un misto di soddisfatto, sollevato e quasi disgustato, e poi che hai scopato si vedeva, capelli un poco ...
    ... spettinati, pantaloni e camicia spiegazzati. Inoltre sei stato dentro troppo poco tempo perché fosse piacere, quindi era dovere. Quanto ti ha dato quella? O quello? –
    
    E sull’ultima domanda fece un sorriso obliquo e arricciò involontariamente il naso, finendo nel contempo gli ultimi pop corn della ciotola.
    
    Bevve un lungo sorso di guinness senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi. Poi posò lentamente il bicchiere.
    
    – Mille euro. Era una donna, e molto bella – disse, chiedendosi nello stesso momento perché mai l’avesse detto –
    
    Lei emise un fischio, ammiccando – Devi essere proprio bravo, mio padre lasciava che mi scopassero anche solo per 20 –
    
    – Tuo padre? –
    
    – Gran bastardo eh? Già lui lo faceva ogni volta che ne aveva voglia e non era troppo ubriaco perché riuscissi a scappargli, poi ha scoperto che così poteva anche guadagnarci qualcosa, almeno finché non ho deciso che potevo tenermi i soldi e me ne sono andata.
    
    L’espressione triste negli occhi di Bores la irritò un po’.
    
    – Tuo padre sarà stato un santo immagino, chissà come sarebbe dispiaciuto se sapesse che suo figlio &egrave diventato una puttana –
    
    Lui sussultò con una lieve risata nasale.
    
    Ripensò a suo padre, al giorno in cui, nascosto in un armadio, lo sentì litigare l’ennesima volta con mamma, Quindi lo vide prendere la pistola, che portava sempre con se, e spararle in testa. Un solo colpo. Il rumore secco e sordo dello sparo lo tormentava ancora certe notti.
    
    Quando lo guardò non c’era ...
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