1. Ostacoli e seccature


    Data: 12/10/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... profitto una risposta con ansia aprendo i messaggi, perché si poneva mille domande. E se lo avesse irritato con questo suo desiderio? In quel silenzio la mente vagava ponendosi mille dubbi: se avesse fatto bene, seppure nella dovuta forma a sollecitarlo. Helga si decise, aprì la posta per l’ennesima volta, quando il cuore le saltò in gola, dal momento che c’era una sua risposta. Per un istante rimase immobile, come se il dito si rifiutasse intenzionalmente di premere il tasto per poterla leggere, poi si fece coraggio e lesse:
    
    ‘Domani, alle ore diciassette alla stazione di Iglesias’.
    
    Fissò lestamente quelle poche righe stupita, come domani? E poi, perché la località di Iglesias? C’erano molte ore di viaggio da percorrere, pensava che come al solito sarebbe passato da lei, quella faccenda adesso la prendeva alla sprovvista, avrebbe voluto avere il tempo d’organizzarsi invece nulla, così come si presenta un nubifragio estivo. Il primo istinto fu di scrivere un SMS adducendo le ragioni di quanto avrebbe voluto obbedire, però non le era stato possibile, dato che per certi lati le era sempre rimasto quel carattere fazioso e ribelle che faceva sempre sorridere Daniele, quelle impennate come amava definirle lui, addolcendole al tempo stesso con un silenzio e uno sguardo. Poi, passato quell’impulsivo istante, comprese che se aveva deciso in tale maniera una tangibile ragione doveva pur esserci stata. Forse non era in città, forse gradiva che tutto questo fosse un ulteriore ...
    ... prova della sua obbedienza e del suo affidarsi completamente a lui. Dopo tanto tempo continuava a spostare i suoi paletti, a metterla di fronte a nuove cose, a spronarla nel far affiorare sempre di più la schiava che era in lei e a godere della sua consapevolezza d’esserlo, delineando il tutto poiché amava sempre ricordarle:
    
    ‘Tu sei la mia opera d’arte racchiusa in un blocco di marmo, soltanto io sono il maestro che con abili tratti di scalpello seguendone le rigature, libererà il capolavoro imprigionato in quel blocco’.
    
    Helga si liberò dai suoi pensieri, un sorriso svolazzava sul suo volto, seguendone il filo, acciuffò il cellulare e scrisse:
    
    ‘Domani alle ore diciassette a Iglesias, confermato’.
    
    Il viaggio fu piacevole e mentre sfilavano le verdi colline del complesso naturalistico del Monte Marganai in Sardegna con una flora bellissima, lei cercava di non pensare, d’allontanare volutamente la sua mente da tutto, tuttavia per quanto si sforzasse di farlo il suo pensiero continuava a inquadrarsi stampandosi esattamente sul momento in cui lo avrebbe rivisto. Gli mancava sempre la sua presenza, anche se in realtà pur non vedendolo lo percepiva sempre attento nei suoi confronti. Quando il treno giunse in stazione già al primo scorrere delle banchine si ritrovò in prima fila per scendere, con il naso quasi schiacciato contro il vetro così come farebbe una ragazzina golosa dinanzi alla vetrina d’una pasticceria. Helga sperava di poterlo vedere lì ad aspettarla perché ne ...
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