1. Ostacoli e seccature


    Data: 12/10/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... sconquassato sia la mente quanto il corpo senza farle comprendere più nulla. Helga desiderava sussultare sotto i colpi della sua cinghia, in quell’attesa spasmodica mentre attendeva in silenzio bendata e legata, affinché potesse dargli il piacere, prendere il suo dolore trasformato in eccitazione e fargliene un dono prezioso e unico, mentre i segni della sua appartenenza si trasformavano su di lei come pennellate d’un maestro sulla sua tela. Finì di prepararsi poco prima che giungesse Daniele, lui la osservò senza dire nulla, ma lei notò prontamente il suo sguardo compiaciuto:
    
    ‘Prima di scendere per cena mettiti in ginocchio’.
    
    Daniele lo annunciò con la voce e con lo sguardo rigoroso, Helga si domandò se avesse per caso sbagliato, se dovesse essere punita e mentre rifletteva con gli occhi chini sul pavimento sentì le sue dita cingerle qualcosa alla gola. Attese immobile con il respiro in sospeso, sino a che lui non le enunciò:
    
    ‘Alzati, va’ davanti allo specchio’.
    
    Helga ancora incerta e tremante si guardò: una sottile striscia di velluto nero arricchita da un punto luce attorniava di lato il suo collo, un piccolo anello l’identificava innegabilmente come un collare. Si girò senza parole e si buttò in ginocchio con gli occhi lucidi e pieni di gioia, lui le accarezzò la testa con dolcezza e le riferì:
    
    ‘Scendiamo di sotto, ormai ci attendono’.
    
    La serata trascorse in maniera piacevole e spassosa, si scherzava o si creavano dei piccoli gruppi in cui ...
    ... s’approfondiva gradevolmente la conoscenza. Helga non s’allontanò mai da Daniele, perché sapeva che non lo avrebbe desiderato, ma leggendolo negli occhi non evitò di lasciar intravedere con stile parti di sé, poiché sapeva capendo al volo che gradiva facendosi desiderare. Helga credeva che una volta raggiunta la stanza avrebbe potuto rilassarsi, tuttavia la voce di Daniele subito cambiò tono, un’inflessione che ben conosceva e amava:
    
    ‘Spogliati, ti voglio completamente nuda’.
    
    Daniele le andò vicino adornandola con delle pinze accanto ai capezzoli, che legate a una catenella passante attorno al collo glieli tirava verso l’alto tenendoli in tensione. Liberò il tavolino portandolo al centro della stanza, la fece poggiare i polsi e le caviglie legate ai piedi di esso, mentre la testa e i seni sporgevano in trazione, poi la bendò. Helga era totalmente esposta, la sua fica risplendeva già d’eccitazione, non sapeva ciò che sarebbe accaduto, però questa sensazione d’essere completamente nelle sue mani le donava l’inizio del piacere:
    
    ‘Adesso entreranno qui dentro delle persone, sono alcune con le quali hai cenato stasera. Tu non farai nulla se non incoraggiare ciò che ti verrà richiesto. Verrai usata dinanzi a me, io non ti lascerò mai da sola e non ti sarà permesso di parlare. E’ tutto chiaro?’ – proclamò lui.
    
    ‘Sì padrone, ho capito perfettamente’.
    
    Daniele sfiorò con la punta delle dita la schiena di Helga percorrendola lungo il centro sino al pube, vi affondò con forza le dita ...
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