1. Ostacoli e seccature


    Data: 12/10/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Tante volte era capitato che Daniele fosse occupato dai suoi impegni, Helga ne era informata, certe volte accusava la sua assenza in un modo toccante che la prendeva dentro, poiché le strappava immancabilmente l’anima e il corpo. Sapeva che non poteva avere di più, ciononostante lui non le facesse mai mancare la sua presenza giornalmente. Non le era permesso telefonare di sua iniziativa, tuttavia le aveva concesso di potergli inviare in qualunque momento degli SMS, in caso ne avesse avuto bisogno e attendere una sua risposta. Per il resto lui apprezzava di buon grado e quando diceva d’accettare era un ordine, in quanto adorava che ogni cosa e che qualunque suo pensiero fosse messo su carta inviandogli in tal modo un messaggio, considerato che quando avrebbe deciso avrebbe senz’altro risposto.
    
    La pagina bianca si stagliava al presente sul video, lei avrebbe voluto scrivergli, dirgli quanto gli mancava, tracciò alcun parole, le rilesse, poi con un gesto di collera le cancellò. Che cosa poteva scrivergli dal momento che avvertiva acutamente il suo desiderio? Sembrava quasi l’inizio d’una lettera d’amore e lei sapeva che se c’era una cosa che lo avrebbe fatto indiscutibilmente irrigidire, sarebbe stato avere il sospetto
    
    che la sua appartenenza potesse scivolare in una relazione sdolcinata e stucchevole, dal momento che le aveva sempre ripetuto questa sottile quanto radicata astrazione:
    
    ‘Io accetto solamente una schiava che s’innamori del proprio padrone, però mai una ...
    ... donna che si fa schiava per amore’.
    
    Daniele aveva un concetto molto chiaro di come doveva essere vissuto tale rapporto, poiché non avrebbe mai accettato né sopportato che una donna potesse diventare schiava, perché si era prima innamorata di lui, anzi di fronte a questo l’avrebbe manipolata e trattata con maggiore durezza. Era una sottile ma fondamentale differenza, dove la somma dei numeri sommandoli da destra a sinistra e viceversa, non dava però lo stesso risultato. Helga sentiva in sé il bisogno mentale e fisico di vivere la sua appartenenza, la sua spettanza, giacché era un qualcosa che diventava necessità e il non farlo le provocava immancabilmente un oscuro e profondo senso di vuoto. Non era il sesso ciò che cercava, quello lo avrebbe potuto conquistare senza problemi, in quanto era una bella ragazza e gli uomini non le erano mai mancati, era ben altro, come un’onda che saliva dal profondo, un desiderio travolgente per cui desiderava affidarsi completamente a lui che l’avrebbe in tal modo guidata per le strade più oscure tenendole in conclusione sempre la mano. In un primo momento pensò d’inviargli un SMS, quasi a voler rimarcare sottolineando appieno questa sua voglia ormai sempre più forte, ma conscia che non avrebbe gradito una sua iniziativa, cosicché si limitò con poche righe in un messaggio di posta elettronica a voler fermamente ribadire che la sua schiava religiosamente aspettava.
    
    Passò un giorno, in quanto più volte si era ritrovata nel cercare senza ...
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