1. L'elettricista - 1


    Data: 11/10/2018, Categorie: Tradimenti Autore: cd1948, Fonte: Annunci69

    ... sulla stoffa del vestito e non potuto resistere”.
    
    “Se mi parla così, signor Cristiano, io non so, sono un po' confusa”, iniziai a dire, arrossendo ed abbassando gli occhi.
    
    -”Non ti devi vergognare, piccola, sei bella sei, sexy. E poi siamo adulti, non ci dobbiamo vergognare quando parliamo”, mi disse, prendendomi una mano fra le sue e portandosela in grembo.
    
    -”Sa, noi in famiglia eravamo molto riservati, io non sono abituata a certe cose, certi argomenti venivano considerati dei tabù a casa nostra”.
    
    -”E come hai fatto quando ti sei sposata ?” chiese, posandomi una mano sul ginocchio.
    
    -”Sono arrivata vergine, non sapevo nulla, la prima volta che facemmo l'amore con mio marito, mi fece un male terribile, tanto che per un certo tempo mi rifiutai di rifarlo. E poi, come le ho già detto, prima dell'altro giorno io non avevo mai avuto un vero orgasmo. Lei mi ha lasciata sconvolta ed ora non so più cosa fare”.
    
    Al che lui si voltò verso di me e mi diede un bacio delicato sulle labbra. Io mi ritrassi.
    
    -”No, la prego, non rincominciamo, per favore”, dissi, ritraendomi.
    
    -”Sei così bella, con quel fare dolce, anche ora che mi dici di no, che avrei voglia di baciarti tutta”.
    
    Mi lasciò andare la mano e mi passò il braccio attorno alle spalle, attirandomi dolcemente a sé. Io tenevo le braccia incrociate davanti al mio seno, la testa china.
    
    -”Lasciati andare, dolce Rita, lasciati un po' andare, non essere sempre così rigida” disse, avvicinandomi a lui e posando ...
    ... le sue labbra sulle mie. Mi diede un bacio appassionato, poi tirò fuori la lingua. Io non seppi resistergli ed aprii la mia bocca per accoglierlo.
    
    Iniziò a baciarmi appassionatamente ed io, nonostante i miei propositi, iniziai a restituirgli i baci. La mano che mi teneva sul ginocchio iniziò a risalire lungo le mie gambe. Io cercai di tenerle chiuse, di respingere la sua mano che si avvicinava pericolosamente al mio inguine con le mie ma, semplicemente, non potevo, era più forte di me.
    
    Ad un certo punto, senza nemmeno accorgermi di quello che facevo, spalancai le gambe e gli buttai le braccia al collo mentre lui continuava a baciarmi. Al che la sua mano, che prima risaliva piano, mi arrivò dritta sulla patatina, mi scostò le mutandine ed iniziò a massaggiarmi le labbra, il clitoride. Io avevo un caldo terribile, mi sentivo bollire, avevo la passerina allagata, e lui mi toccava, mi penetrava con un dito, mi strizzava delicatamente il grilletto, insomma, mi stava facendo impazzire, fino a farmi venire una prima volta.
    
    A quel punto mi slanciai a cavalcioni sopra di lui, baciandolo, abbracciandolo, non sapevo più cosa facevo. Lui mi prese fra le braccia ed iniziò a spogliarmi, prima il grembiule, poi mi aprì la vestaglietta e me la sfilò, poi mi slacciò il reggiseno e lo gettò a terra, infine, mi fece stare in piedi davanti a lei e mi abbassò le mutandine. Io rimasi così, ritta e nuda davanti a lui.
    
    -”Ora spogliami” mi sussurò.
    
    Io mi piegai in avanti verso di lui e ...
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