1. L'elettricista - 1


    Data: 11/10/2018, Categorie: Tradimenti Autore: cd1948, Fonte: Annunci69

    ... passerina dalle sue dita, mi massaggiò e poi inserì il medio fino in fondo. Sentii il rumore di bagnato quando lo fece.
    
    Mi spinse fino al divano. Io continuavo a cercare di spingerlo via, ma lui mi fece sedere, mi alzò la gonna fino in vita, mi aprì le cosce e si tuffò velocemente a leccarmi la passerina. Oramai non capivo più nulla, continuavo a ripetere “no, no, no” come un disco rotto ma stavo iniziando a godere. Mi sentivo quasi svenire dal piacere e finalmente eruppi in un urlo.
    
    -”Ohhhhhh, sìììììììììììììììììììììì, vengoooooooooooooooooooooo”.
    
    Lui, nel frattempo, si era liberato il suo membro dai pantaloni, al che sentendomi venire, e capendo che oramai non potevo più resistergli, si alzò, si mise con il membro eretto puntato all'apertura della mia passerina e, con una spinta decisa, lo inserì fino in fondo, andando a toccarmi anche l'utero. Fu una sensazione meravigliosa ed iniziai a mugolare dal piacere. Lui iniziò ad andare avanti ed indietro lenta ma decisamente.
    
    Io oramai non capivo più nulla e godevo in continuazione. Andò avanti così per un periodo lunghissimo, io persi il conto degli orgasmi, ma lui non era ancora soddisfatto, mi fece voltare, inginocchiata sul divano, la testa appoggiata allo schienale, la gonna arrotolata in cintura, si mise dietro a me e mi penetrò da dietro. Mi dava dei colpi terribili, mi toccava in fondo, e godevo come una matta. Non quanto tempo stemmo così, poi, ad un certo punto, lo sentii irrigidirsi, diede alcuni colpi ...
    ... violenti e mi sentii riempire del suo succo caldo.
    
    Lentamente, il suo cazzo si sgonfiò, al che lo estrasse. Io rimasi lì, ferma, distrutta, il suo sperma che mi usciva dalla patatina. Alla fine, mi voltai e mi sedetti, ma lui se n'era già andato.
    
    Iniziai a piangere, mi davo della stupida puttana, avevo tradito mio marito, poi, davo al signor Cristiano del profittatore, del violentatore, i miei pensieri erano un turbine. In quello suonò il cellulare che avevo posato sul tavolo. Risposi. Era mio marito. Non sapevo cosa dire o cosa fare, scambiammo alcune parole banali e finì lì.
    
    Quella sera, mentre mi preparavo per andare a letto, con mio marito che era lì, sul letto, giochicchiando con il suo tablet, parlando di banalità, mi venne da confrontarlo con Cristiano, le sue storie di viaggi, le sue esperienze. Erano due mondi diversi, opposti direi. Alla fine, quando spensi la luce, mi ritrovai a pensare alla giornata ed a non essere tanto negativa come al mattino.
    
    Alcuni giorni dopo, mentre stavo facendo i lavori di casa, con addosso solo una corta vestaglietta ed un grembiule, udii suonare alla porta. Quando aprii, mi ritrovai Cristiano davanti.
    
    Lo invitai ad entrare e gli offrii una bibita. Appena ci sedemmo sul divano, io iniziai a dire :
    
    -”Signor Cristiano, l'altro giorno abbiamo sbagliato, io sono una donna sposata, non posso fare certe cose”.
    
    -”Sì, è vero, hai ragione, e mi voglio scusare con te. Ma eri così bella così sexy, i tuoi capezzolini che spingevano ...
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