1. L'elettricista - 1


    Data: 11/10/2018, Categorie: Tradimenti Autore: cd1948, Fonte: Annunci69

    ... leggermente.
    
    -”Su, su, non vedo perchè dovrebbe vergognarsi, lei è così bella, con un corpo così ben fatto che dovrebbe mettersi un pochino più in mostra”.
    
    -”Non sono abituata a farmi vedere” risposi.
    
    -”Oh, non sia così timida. Dovrebbe sentirsi più sicura. Ora, vada, su, si levi il reggiseno così vediamo come dovrebbe stare in realtà”.
    
    Ubbidii. Ritornai dopo un attimo senza reggiseno. Le mie piccole tettine modellavano appena il vestito e nello scollo, che arrivava abbastanza in basso, si vedevano solo i lati delle collinette. Ma il fatto di farmi vedere da quel signore semisconosciuto mi aveva eccitato ed i miei capezzoli erano diventati turgidi. Rientrai subito in sala.
    
    -”Ecco, così si deve portare questo vestito”, esclamò,”le sta divinamente e così, senza il reggiseno, farebbe drizzare l'uccello ad un morto”.
    
    Io divenni rossa come un peperone.
    
    -”Non deve dire certe cose” dissi, sommessamente, incrociando le braccia davanti al seno.
    
    -”Su, forza, faccia una giravolta per farsi ammirare”.
    
    Mi feci forza, alzai le braccia e feci come mi chiedeva. Il vestito si aprì a ruota, mostrando ancora di più le mie gambe.
    
    -”E' davvero splendida. Mi consenta di invitarla a ballare”, fece lui, alzandosi ed avvicinandosi.
    
    -”Non credo che sia il caso” cercai di dire, incrociando le braccia davanti a me e guardando il pavimento.
    
    -”Forza, non sia timida”, mi disse, alzandomi il viso e poggiando le sue labbra sulle mie, mentre mi passava l'altro braccio ...
    ... attorno alla schiena nuda e mi attraeva a sé.
    
    -”No, per favore, mi lasci andare” iniziai a protestare, cercando si spingerlo via. Ma lui era molto forte e mi teneva ferma mentre mi baciava. Iniziò a spingere con la lingua per aprire le mie labbra.
    
    Mentre mi teneva per la schiena, con l'altra si insinuò nello scollo e mi prese un seno. Io cercai di allontanare la sua mano.
    
    -”La prego, mi lasci, non voglio” protestavo, sempre immobilizzata da lui. Mi baciò il collo, cosa che mi fece venire la pelle d'oca. Net frattempo, mi aveva afferrato un capezzolo e lo strizzava delicatamente. Io iniziavo a sentire calore nel basso ventre, mentre cercavo di spingerlo via, ma sempre più debolmente.
    
    Mi baciò nuovamente sulla bocca e riprese a spingere con la lingua. Ad un certo punto, senza accorgermene, aprii le mie labbra ed accolsi la sua lingua nella mia bocca. Le nostre lingue iniziarono ad intrecciarsi ed io risposi ai suoi baci fino a restare senza fiato.
    
    Nel frattempo, la mano che aveva dietro la mia schiena era arrivata al collo ed aveva sbottonato il vestito, che ora stava su solo perché eravamo incollati. La mano ridiscese sulla mia schiena, provocandomi altri brividi e mi agguantò per il culetto. Nel frattempo, smise di baciarmi e si scostò da me, la parte superiore del vestito cadde e lui si abbassò a succhiarmi i capezzoli, prima uno e poi l'altro. La sua mano iniziò ad alzarmi la gonna e, quando questa fu in alto, s'insinuò dentro la mutandina. Mi sentii toccare la ...
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