1. Oltre il lavoro - Pt. 4


    Data: 06/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Gda476, Fonte: EroticiRacconti

    ... una lurida puttana indegna. Anche se per stasera puoi definirti solamente lurida puttana indegna. Essere considerata cagna sarebbe già un avanzamento di livello per te.”
    
    “Si Padrone. Sono una lurida puttana indegna” confermò Emma sempre parlando con la bocca aperta.
    
    Lui le prese la testa e l’appoggiò contro il suo pacco e la spinse forte. Emma quasi soffocava sulla stoffa dei suoi pantaloni perché continuò a tenere la bocca aperta.
    
    La fece strusciare ripetutamente contro il suo pacco. “MMhh.. sei una lurida puttana vero? E ti piace quello che stai sentendo?” Disse lui.
    
    “Mmmh.. si Padrone mi piace” rispose Emma anche se non si capiva molto di quello che diceva perché era soffocato dal tessuto.
    
    Iniziò a farla strofinare con energia sempre maggiore ed Emma aveva difficoltà a mantenere la posizione e in equilibrio il bicchiere.
    
    Emma iniziò a sentire l’inizio dell’erezione di lui e lui premeva la sua testa sempre di più.
    
    “E perché ti piace?”
    
    “Perché sono una lurida puttana indegna Padrone” cercò di dire Emma.
    
    “Non ho capito, perché ti piace?”
    
    “PERCHE’ SONO UNA LURIDA PUTTANA INDEGNA PADRONE” urlò Emma con in bocca i pantaloni e il cazzo ormai duro di lui.
    
    Lui le tirò uno schiaffetto sulla guancia e l’allontanò.
    
    “Vediamo se riesci a convincermi a perdere altro tempo con te”. Disse lui tirandosi giù la zip e togliendosi la cintura.
    
    Per un attimo Emma temette che volesse usare la cintura contro di lei, e invece la buttò sul divano dietro di ...
    ... loro.
    
    Tirò fuori il cazzone ormai duro dalla fessura dei pantaloni ed Emma se lo ritrovò a pochi millimetri dalla sua bocca. Aveva un desiderio enorme di iniziare a spompinarlo per farsi perdonare. Avrebbe succhiato come se da quello dipendesse la sua vita, ma sapeva di non potersi muovere, perciò rimase lì, con la bocca aperta e la lingua di fuori.
    
    “Vorresti succhiarlo eh puttana?”
    
    “Si Padrone, vorrei tanto avere l’onore di succhiarvelo Padrone” disse lei con tono di supplica.
    
    “Bhè non lo avrai. Non te lo meriti di certo”. Disse lui segandosi leggermente. Facendolo sfiorava la lingua di Emma che si sforzò di rimanere ferma.
    
    Spinse il suo cazzone dentro la bocca di Emma e lo levò subito dopo. Emma aveva capito di non poter fare nulla, quindi si sforzò di aprire ancora il più possibile la bocca e stare ferma. Cercò di concentrarsi a non far cadere il bicchiere.
    
    “Esatto puttana. Ti scopo la bocca.” Disse lui continuando a dare spinte singole. “Non hai il permesso di fare nulla, ti uso soltanto per godere, come dovresti essere usata sempre.” Si fermò con metà cazzo dentro la sua bocca. “Chiaro?”
    
    “Si Padrone” boffonchiò Emma cercando di muovere il meno possibile la bocca aperta.
    
    “Cosa sto facendo adesso con te?” andò avanti lui sempre tenendo il cazzo per metà nella sua bocca.
    
    “Mi state usando Padrone, come dovreste fare sempre” . Non si capì molto di quello che disse Emma, ma a lui bastò.
    
    “E guardami puttana. Guardami mentre ti scopo e ti uso” continuò ...
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