1. Oltre il lavoro - Pt. 4


    Data: 06/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Gda476, Fonte: EroticiRacconti

    La punizione
    
    Arrivarono le 20:50 ed Emma era già fuori dalla porta dell’appartamento. Si era fatta una doccia, ripassata il rasoio e spalmata più volte l’unguento profumato che le aveva dato davvero sollievo alle natiche. Non era riuscita a pensare ad altro che a quello che sarebbe successo nell’appartamento e ora che stava per entrare iniziava a tremare in un misto di paura e desiderio.
    
    Aprì la porta e la richiuse una volta entrata. Iniziò a spogliarsi e sentì dei passi provenire dal salotto.
    
    Guardò ed era lui che si stava versando un whisky come la sera prima, camicia arrotolata sui gomiti, senza cravatta, e i pantaloni dell’abito.
    
    Si affrettò a spogliarsi e si mise subito a quattro zampe dirigendosi in soggiorno. Raggiunto il centro della stanza si fermò e si mise in posizione.
    
    “Vedo che la puntualità non ti manca almeno” disse lui senza girarsi.
    
    “No Signore non mi manca.” Rispose Emma con un filo di voce. Era davvero tesa.
    
    Lui si girò ed andò verso di lei, mettendosi proprio davanti alla sua faccia.
    
    “Guarda quello che hai davanti puttana”.
    
    Emma alzò lo sguardo e si trovò davanti i genitali del suo padrone a due centimetri dalla sua faccia.
    
    “Cosa vedi?”
    
    “I vostri genitali Signore”
    
    “Esatto. E dimmi, sono stati soddisfatti oggi?”
    
    “No mio Signore. Non lo sono stati.” Rispose Emma sempre con un filo di voce tesa.
    
    “E come mai?”
    
    “Perché ho disobbedito agli ordini Signore e non l’ho soddisfatta come invece dovrei” Emma iniziava a ...
    ... sentirsi mortificata.
    
    Lui sorseggiò intanto il suo drink.
    
    “E perché l’hai fatto? Perché sei una lurida puttana indegna forse?” disse lui prima di bere un sorso.
    
    “Si Signore esatto.”
    
    Lui le strattonò indietro la testa dai capelli costringendola a guardarlo in faccia.
    
    “Cosa sei quindi?” le chiese lui continuando a tirare i capelli.
    
    “Una lurida puttana indegna Signore” si affrettò a rispondere Emma.
    
    “Ti sei forse comportata come una brava segretaria sottomessa?”
    
    “No Signore non l’ho fatto.”
    
    Lui le tirò ancora di più i capelli strattonandola più forte.
    
    “E come ti sei comportata?” il tono di voce aumentò.
    
    “Come una lurida puttana indegna Signore”. Emma capì che lui voleva sentirsi rispondere in questo modo.
    
    “E sai che cosa succede alle luride puttane come te?”
    
    “Vengono punite se il loro padrone glielo concede Signore.”
    
    Lui mollò la presa spingendola via ed Emma tornò immediatamente in posizione sempre a due centimetri dal pacco di lui.
    
    “Già. Se il loro padrone glielo concede…” acconsentì lui finendo il suo whisky. “Reggi questo, puttana” disse abbassando il bicchiere vuoto.
    
    Emma allungò la mano per prenderlo e lui gliela mise nella posizione che voleva.
    
    “Quando ti chiedo di reggere qualcosa, non voglio che tu la tenga in mano, non sei degna di tenere nulla per me. Vuol dire che ti voglio usare da vassoio, così” disse mettendole la mano dritta all’infuori con il palmo verso l’alto per appoggiarci sopra il bicchiere.
    
    “Certo Signore, ...
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